(ASI) Roma - “Il Presidente Draghi confermi e metta in pratica le considerazioni fatte nel suo discorso di fine mandato alla BCE”. È l’auspicio del Direttore Generale dell’Istituto Milton Friedman Dario Peirone.
“Dopo gli anni difficilissimi successivi alla crisi del 2008, in cui appariva chiara l’inefficacia della politica monetaria tradizionale nella stabilizzazione dell’economia, Mario Draghi ha capito che il ruolo della BCE andava ripensato e, con coraggio, l’ha resa di fatto il garante di ultima istanza agli Stati sovrani, salvando l’euro e rendendolo un elemento di stabilità. Con lo stesso coraggio, nel suo nuovo ruolo di Presidente del Consiglio – continua Peirone – dovrebbe attuare iniziative in linea con quanto da lui stesso auspicato, disegnando una politica fiscale che immetta denaro nell’economia reale in maniera rapida e trasparente, beneficiando consumatori e imprese senza passare per l’intermediazione del sistema bancario.”“Già nel 2018 l’Istituto Friedman aveva avanzato proposte di riforma fiscale in senso liberista” - sottolinea Alessandro Bertoldi, Direttore esecutivo dell’Istituto – “disegnando una combinazione virtuosa tra un alleggerimento e una semplificazione fiscale basata sulla Flat Tax, ed una Negative Income Tax come strumento dinamico per aiutare le fasce più deboli a rientrare rapidamente nel mondo del lavoro. Solo una personalità della levatura del Presidente Draghi potrà riuscire a mettere in atto misure eccezionali, non convenzionali ed a eliminare sussidi assistenziali, dannosi e costosi come il reddito di cittadinanza”. Conclude Bertoldi. “Se il Presidente Draghi riuscirà a tenere fede a quanto da lui stesso auspicato, l’azione sinergica di helicopter money, di un fisco più leggero e trasparente e dell’abbandono di provvedimenti assistenziali, potrà davvero liberare le risorse necessarie a far ripartire l’economia del Paese e trasformare l’apparato statale in una direzione più moderna e liberale”. Ha concluso il Direttore Peirone.