(ASI) Perugia - Oggi, come annunciato nei giorni scorsi, ci sono state in diverse regioni d'Italia le manifestazioni #IoApro1501. L’ iniziativa è stata promossa da alcuni imprenditori, soprattutto titolari di ristoranti e bar, che, nonostante i divieti, hanno deciso ugualmente di tenere aperto le loro attività per protestare contro le restrizioni decise dal Governo Conte.
Provvedimenti negativi che - secondo i manifestanti - stanno mettendo definitivamente il settore in ginocchio. Le loro rivendicazioni si riassumano in questa esplicita frase: ‘noi baristi e ristoratori chiediamo soltanto di poter lavorare , naturalmente rispettando tutte le norme di sicurezza anti Covid-19.' Per i contestatori è stata un'azione politica necessaria per dare un segnale forte e per far comprendere le loro ragioni all’esecutivo nazionale. Il tutto finalizzato anche per cercare di salvare le loro imprese dalla chiusura.
Anche Perugia è stata teatro di questa forma di lotta. In merito alla protesta perugina si riportano il comunicato stampa ed il breve filmato fatti da Alcuni dei clienti disobbedienti che abbiamo ricevuto in Redazione .
Successo di IO APRO a Perugia
Bellissima serata questa! Decine di persone sono convenute a cena presso la pizzeria Dal Gale di Perugia, il cui coraggioso titolare ha aderito alla giornata di mobilitazione dei ristoratori #ioapro.
Siamo stati in tanti a violare la sciocca legge secondo la quale il covid è pericoloso, ma solo dopo le 18:00, e per protestare contro un governo che con i suoi DPCM viola la Costituzione, calpesta i fondamentali diritti di Libertà e condanna drammaticamente al fallimento centinaia di migliaia di piccole e medie aziende e milioni di lavoratori.
Come c'era da aspettarsi, in forze, sono arrivati carabinieri, polizia, guardia di finanza e vigili urbani.
Hanno inizialmente provato a dissuadere l'esercente minacciando la chiusura immediata del locale; e quindi noi clienti cui hanno intimato di abbandonare il locale. Grazie alla resistenza pacifica congiunta degli astanti e del titolare nessuna delle minacce si è compiuta.
Hanno tutti allegramente mangiato un'ottima pizza, bevuto una buona birra, rispettando le stesse regole di distanziamento e igiene che valgono per i pranzi, e inneggiato ai diritti di Libertà e alla difesa della Costituzione della Repubblica italiana, che prevale su tutti i vessatori e scriteriati decreti del governo Conte.“
Alcuni dei clienti disobbedienti