(ASI) Roma - “Il commissariamento della sanità calabrese ha radici lontane e si protrae da 11 anni, nonostante gli sforzi fatti fino ad oggi i risultati ottenuti sono piuttosto scadenti e i cittadini calabresi stanno pagando da anni per gli errori di chi li ha amministrati.
Secondo la Corte dei Conti ‘gli abitanti della Calabria stanno da dieci anni colmando una voragine finanziaria che cresce e si alimenta di anno in anno. A fronte di questi ‘sacrifici finanziari’, i cittadini non godono però di servizi sanitari adeguati’. Due ASP commissariate per infiltrazioni mafiose (quella di Catanzaro e quella di Reggio Calabria), poi c’è il presidente del Consiglio regionale della Calabria Domenico Tallini coinvolto nell’inchiesta sul business dei farmaci della cosca Grande Aracri di Cutro. E mi sono limitata alla cronaca degli ultimi mesi… quanto ci vorrà per rimediare a tutto questo sfacelo? Non poco, infatti non sono bastati i 18 mesi di commissariamento precedente e i poteri dati, quindi c’è bisogno di altro tempo e ulteriori strumenti e li mettiamo a disposizione in questo decreto”. Così, intervenendo nell’aula del Senato, la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Commissione Igiene e Sanità Elisa Pirro.
Il neocommissario Guido Longo, ha proseguito, “avrà molto da fare ed è partito con il piede giusto, ha già messo in luce annosi problemi, disordine contabile, economico e finanziario. Mancano addirittura documenti relativi all’adozione dei bilanci, 2018 per l’ASP di Cosenza e addirittura dal 2013 al 2017 per quella di Reggio Calabria (vero buco nero della sanità calabrese). I cittadini calabresi meritano di più, meritano ospedali funzionanti e puliti, forniti di tutto il necessario e personale in numero adeguato. Il personale sanitario merita di lavorare nelle giuste condizioni per poter svolgere attività così importanti e delicate. I malati meritano di trovare risposte e cure vicino casa, senza bisogno di dover migrare lontano. Con questo decreto facciamo un passo avanti e forniamo gli strumenti affinché tutto quello che a un abitante di Bologna sembra normale da domani lo sia anche per un cittadino di Crotone. Ma la cattiva gestione, per non dire altro, è così diffusa e radicata che un uomo solo potrebbe non bastare. C’è bisogno che i calabresi onesti (che sono una maggioranza silenziosa) facciano squadra insieme a loro, che si ribellino finalmente a quello che sembra un destino ineluttabile. Noi facciamo tutto il possibile anche votando si a questo provvedimento, voi ricordatevi di chi ha ridotto in questo stato la vostra sanità, il MoVimento 5 Stelle da quando è al governo ha invertito la rotta dei tagli che si sono susseguiti negli anni. Ma non solo. Perché questo decreto è la prosecuzione di quanto abbiamo già iniziato con la ministra Giulia Grillo. E anche in questo decreto si parla di risorse perché il ministero della Salute potrà autorizzare il commissario ad acta ad adottare un piano di assunzione straordinario di personale medico, sanitario e socio-sanitario, anche per il settore dell'emergenza-urgenza, facendo ricorso innanzitutto agli idonei delle graduatorie in vigore, con una spesa di 12 milioni di euro annui a decorrere dal 2021”.
Oggi, ha concluso, “tutti si riempiono la bocca parlando di risorse da dare alla sanità, ma abbiamo visto che negli ultimi dieci anni i governi che si sono succeduti hanno tagliato circa 37 miliardi. Alla sanità non serve propaganda, servono politiche di investimento, programmazione, la garanzia di servizi che arriveranno ai cittadini. Attraverso il potenziamento della medicina territoriale, attraverso il potenziamento del pubblico, attraverso una gestione che certamente non può essere a velocità diverse, come abbiamo visto anche in questi mesi. Motivo per cui il prossimo passo sarà ripensare quel titolo V della Costituzione per poter finalmente dare a ogni cittadino italiano le stesse possibilità di cura”.