(ASI) “Il dl Ristori nasce come risposta al DPCM del 24 ottobre, che appare debole dopo quello del 3 novembre e debolissima, rispetto le nuove necessità legate alle chiusure di Natale.
È risultato inefficace, ci sono stati e ci sono ritardi con ricadute economiche enormi, anche perché non si può rimborsare soltanto in base ai codici Ateco. I ristori andrebbero calcolati sulla base di quanto è calato il fatturato rispetto l’anno precedente, come abbiamo proposto in un emendamento per i ristori ai teatri.
Fratelli d’Italia è riuscita in questo provvedimento a prorogare i termini di validità del Documento Unico di Regolarità Contributiva, il cosidetto Durc, fino a Gennaio 2021. Abbiamo così risolto la situazione paradossale in cui si sarebbe impedito alle strutture di sanare le precedenti posizioni pendenti sul Durc e allo stesso tempo sarebbero state private dei contributi ad esse destinabili, situazione creatasi con l'approvazione dell'emendamento del Movimento 5 Stelle al Dl proroga covid che prevedeva lo slittamento della scadenza della validità di tutti gli atti amministrativi tranne il Durc.
Circa il 90% degli eventi culturali è stato annullato, con conseguente perdita di fatturato di chi organizza e dei lavoratori dello spettacolo. I ristori andrebbero calcolati sulla base di quanto è calato il fatturato rispetto all’anno precedente, come abbiamo proposto in un emendamento per i ristori ai teatri. Avete lasciato indietro gli italiani. Non hanno ristori. Non avranno indennizzi. Non hanno futuro. Gli avete tolto la libertà. Gli avete tolto i risparmi. Un anno di totali fallimenti.”
Così il capogruppo di FDI in commissione Cultura, deputato Federico Mollicone, nel corso della discussione generale sul Dl Ristori dove ha citato Dè Andre con la strofa "Per quanto voi vi crediate assolti / Siete per sempre coinvolti” de "La Canzone di Maggio".