(ASI) La Ministra Lucia Azzolina ha inaugurato oggi la mostra dal titolo “Dal libro Cuore alla lavagna digitale”. L’esposizione, dedicata alla storia della nostra scuola, dagli inizi dell’Ottocento ad oggi, è allestita, in via permanente, nei corridoi e nelle biblioteche del Palazzo del Ministero dell’Istruzione.
Al Ministero un’esposizione permanente sulla storia della scuola
(ASI) La Ministra Lucia Azzolina ha inaugurato oggi la mostra dal titolo “Dal libro Cuore alla lavagna digitale”. L’esposizione, dedicata alla storia della nostra scuola, dagli inizi dell’Ottocento ad oggi, è allestita, in via permanente, nei corridoi e nelle biblioteche del Palazzo del Ministero dell’Istruzione.
La mostra rappresenta una rassegna di testimonianze storiche e ripercorre gli ultimi due secoli trascorsi sui banchi. Si tratta di pezzi che tornano alla ‘luce’ dopo una prima versione della mostra del 2012, ora riallestita in un’edizione arricchita e, finalmente, permanente.
Nell’androne dello scalone antico, si inizia con la ricostruzione di un’aula dei primi anni del Novecento, a confronto con un ambiente scolastico digitale. Strumenti multimediali, gallerie fotografiche, materiale didattico, diari, sillabari, abbecedari, pagelle si susseguono negli ambienti allestiti presso il Palazzo dell’Istruzione. Tra le curiosità esposte, anche le immagini storiche di lezioni tenute all’aperto per contrastare emergenze pandemiche, libri di calligrafia o per la traduzione dei dialetti.
“Il lavoro fatto dal Ministero dell’Istruzione per allestire questa mostra è stato davvero importante e ci ha permesso di inaugurare un’esposizione che racconta la storia della nostra scuola - ha dichiarato la Ministra Lucia Azzolina -. Nella storia della scuola c’è la storia dell’Italia, perché è la storia delle nuove generazioni, di bambine e bambini che diventano donne e uomini, cittadine e cittadini di questo Paese. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questa mostra. Si tratta di materiali affascinanti, di immagini che emozionano. Spero che, terminata la pandemia, le nostre studentesse e i nostri studenti, il personale scolastico, l’intero Paese possano godere di questo patrimonio comune. Possano visitare queste stanze, affinché questo Palazzo sia sempre di più la “casa della scuola””.
*Foto di repertorio