(ASI) "Nonostante le varie sollecitazioni, nell’ultimo DPCM non si legge niente in riferimento all’attività venatoria. Un atteggiamento irresponsabile del governo, purtroppo non l’unico, che non tiene conto di come la mancata attività venatoria, oltre ad un danno all’intera filiera, sarà un danno irrecuperabile per l’agricoltura, la sicurezza sanitaria e stradale.
Impedire il prelievo, soprattutto degli ungulati, significa non comprendere come la problematica, già attualmente critica, nella prossima primavera sarà irrecuperabile e non basteranno certo le risorse degli ATC per pagare i danni prodotti. Risorse peraltro pagate dai cacciatori per un servizio al quale non hanno potuto accedere a causa delle disposizioni del governo, e su cui occorrerà fare una riflessione, se e come ristorare i cacciatori. Stesso ragionamento vale per i pescatori, che ancora ad oggi non capiscono il motivo dell’impossibilità di svolgere la loro passione. Che oltre ad essere una attività sportiva, che rispecchia tutti i requisiti sanitari anti contagio, alimenta una filiera commerciale enorme". Lo dichiara inm una nota il senatore di Fratelli d'Italia Patrizio La Pietra, capogruppo in commissione Agricoltura.