(ASI)"Anche il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, oggi in audizione nella Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria, è giunto alle mie stesse conclusioni riguardo il superbonus del 110 per cento e cioè che non si può semplificare ciò che nasce come complesso. Insomma, una delle poche disposizioni potenzialmente utili dei decreti Covid, cioè l'articolo 119 del dl Rilancio istitutivo del superbonus, viene vanificata dalla burocrazia e dalla complessità dell'impianto normativo.
Peraltro, come più volte evidenziato nelle audizioni dalle categorie professionali coinvolte. Se non fosse purtroppo acclarato che tutta la produzione legislativa del governo Conte è improntata in modo liberticida alla burocratizzazione e complessità per mancanza di fiducia nel cittadino, riterremmo che sia stata ricercata apposta una strada tortuosa per rendere inapplicabile un'agevolazione, che, inoltre, non si è sicuri di poter sostenere nel tempo con le adeguate coperture. Fratelli d'Italia chiede un immediato confronto sul tema già in sede di legge di Bilancio per correggere profondamente il citato articolo 119 in termini innanzitutto di semplificazione, e quindi di potenziamento della trasferibilità ed utilizzabilità dei crediti di imposta, i bonus 110%, attraverso una vera e propria piattaforma virtuale, sulla quale far girare tali crediti, sotto forma di moneta fiscale, anche nelle transazioni quotidiane. Così come avevo proposto in un mio disegno di legge presentato in Senato. Soltanto così si potrà garantire alla misura di dare un contributo significativo alla ripresa del Paese". Lo dichiara il senatore di Fratelli d'Italia, Andrea de Bertoldi, capogruppo nella Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria.