(ASI) Roma – “Il governo regionale si assuma le proprie responsabilità, gli errori commessi in questi mesi da Musumeci e dal suo assessore Razza ci hanno portato, oggi, in questa situazione. Da ieri, dalla comunicazione della fascia di appartenenza della Sicilia, Musumeci è impegnato nello squallido teatrino dello scarica barile. Invece di fare mea culpa, come avrebbe dovuto, cerca di addossare le colpe del suo fallimento al Governo nazionale.
Musumeci deve ai siciliani tante spiegazioni. Deve dar conto della sua fallimentare gestione di questa emergenza sanitaria ed il motivo per il quale, nei mesi estivi, non sia riuscito ad organizzare un sistema sanitario efficiente e all'altezza della seconda ondata di Covid 19. Perché non c'è stato nessun potenziamento del sistema di tracciamento? Perché l'assistenza domiciliare, che avrebbe dovuto essere intensificata, è stata praticamente ignorata? Perché non hanno aumentato i posti in terapia intensiva come i finanziamenti governativi avrebbero permesso di fare?
I decreti Cura Italia e Rilancio avevano difatti immesso un capitale di 7 miliardi di euro destinati alla Sanità.
Queste risorse potevano essere usate, tra le varie cose, per l'aumento del 50% dei posti letto in terapia intensiva e al raddoppio di quelli nei reparti di pneumologia e malattie infettive (anche in deroga ai limiti di spesa), al pagamento degli straordinari del personale sanitario, alla copertura di 20.000 assunzioni nel sistema sanitario, al potenziamento dell’assistenza territoriale. Tutte cose che non sono state fatte a dovere.
È molto grave che la Regione Siciliana non abbia dato corso all’implementazione delle terapie intensive e sub intensive quando, in questi mesi, soprattutto alla luce delle risorse disponibili prima elencate, in Sicilia si sarebbero potuti avere fino a 709 posti già nei mesi scorsi.
Oggi ci troviamo con ospedali al collasso, Posti Covid tutti pieni nei reparti, ad esempio a Palermo, del Cervello e dell’ospedale Civico, dove perfino i rispettivi pronto soccorso sono paralizzati. Anche l'ospedale di Partinico – ospedale interamente destinato a pazienti Covid - è in crisi, qui si assiste a lunghe code e i posti sono quasi al completo.
Il governatore conosce sin troppo bene quali sono le soglie limite dei vari indicatori che classificano i livelli di rischio, è da più di sei mesi che la Regione fornisce le informazioni al Governo nazionale relative all'andamento di quei 21 indicatori. Quindi le decisioni prese sono state sulla base di dati forniti dalla stessa Regione.