(ASI) Roma - “Siamo davvero alle solite! Il DL Ristori? La Cassa Integrazione? La decorrenza dal 16 novembre! E tutti coloro i quali per effetto delle restrizioni varate sono in grande difficoltà con il proprio personale dipendente, come possono fronteggiare la situazione? E' noto al Governo che dopo il 12 luglio sono state assunte, soprattutto nel comparto scuola quanto nell'indotto ed in tanti altri comparti che stavano cercando di risollevarsi, migliaia di persone? Quale copertura è stata concessa a tutti questi lavoratori assunti dopo il 12 luglio e quindi probabilmente non inseribili nella CIG del Decreto Ristori?
E' davvero tutto paradosso e, al momento le risposte non arrivano. Una circolare INPS che tutti gli addetti ai lavori stanno aspettando, al momento non c’è! Cosa devono fare le imprese con questi lavoratori che non possono licenziare? Le tante domande, che purtroppo dal 25 ottobre attanagliano le imprese e alle quali nessuno degli addetti ai lavori ha saputo fornire risposta! Il nostro mondo corre veloce e le risposte al momento arrivano con lentezza e lentamente le nostre imprese assopiscono la loro voglia di ripresa e pian piano muoiono. Non vogliamo assistere a tante ''Caporetto''! Sono necessarie misure immediate e linee guida.
Le imprese sono al collasso, non lavorano o se lavorano lo fanno in parte, non riescono a sopportare i costi di gestione, non possono collocare i neo assunti dal 12 luglio in poi in Cassa Integrazione, non vorrebbero licenziare ma il rischio concreto c’è e, in assenza di pronte risposte, si adottino misure tese alla sospensione delle obbligazioni con evidente e chiaro disagio per tutti i soggetti coinvolti! Non c’è più tempo e quello che avevamo è davvero oggi completamente esaurito. Non possiamo che non aspettarci le tutele che queste imprese e questi lavoratori meritano. Una diversa gestione delle problematiche rappresentate ancor di più getterebbe nel baratro una economia che è di fatto già allo sbando! - Così Nino Carmine Cafasso, Presidente AIS (Associazione Imprese di Servizi), Giuslavorista e Consulente del Lavoro, in una lettera aperta al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo; al Presidente INPS., Pasquale Tridico e al Direttore Generale INPS, Gabriella Di Michele.
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