(ASI) Roma – “Il ginepraio di codici, tra norma primaria, decreti attuativi e circolare della Agenzia delle Entrate, ha già ritardato la partenza superbonus 110% e, purtroppo, la testardaggine di governo e maggioranza rischia di tenere ancora bloccati i lavori di riqualificazione energetica e adeguamento antisismico per determinate tipologie di edifici.
Grazie all'approvazione in commissione Bilancio di emendamenti, anche voluti e proposti dalla Lega, sono state risolte alcune criticità: come quella legata all'interpretazione estensiva della norma da parte dell'Agenzia delle Entrate (circolare n.24 dell'8 agosto) che avrebbe escluso dal beneficio del superbonus le unità immobiliari situate all'interno di un edificio plurifamiliare, funzionalmente indipendenti ma con accesso autonomo verso strada pubblica con percorso condiviso non di proprietà esclusiva”.
Lo afferma in una nota il senatore della Lega Paolo Arrigoni, responsabile del Dipartimento Energia del partito e firmatario con altri senatori del gruppo di una diversi emendamenti al Dl Agosto sul tema del superbonus.
"Incomprensibile la bocciatura di altri nostri emendamenti: ci hanno detto no alla proposta che mirava a sanare un’altra interpretazione dell’Agenzia delle Entrate, quella che preclude il diritto al superbonus per gli interventi effettuati alle parti comuni di un edificio con più unità abitative appartenenti ad un unico proprietario, così come è stata bocciata anche la proposta di prevedere il superbonus per gli appartamenti di categoria catastale A1 presenti nei condomini.che impedirà interventi di riqualificazione energetica complessiva dell’intero edificio. La Lega insisterà nel presentare questi emendamenti nei prossimi provvedimenti utili, così come rinnoverà la proposta di proroga del termine in scadenza al 31 dicembre 2021, insieme all’estensione del beneficio agli edifici delle scuole paritarie e alle strutture alberghiere, che non solo nel Dl Agosto ma anche nel decreto rilancio erano stati respinti. La prossima legge di bilancio - conclude Arrigoni - e soprattutto il Recovery Fund ci auguriamo siano l’occasione per l’accoglimento di queste proposte da parte di una maggioranza finora sorda alle esigenze di imprese e privati cittadini”.