(ASI) Tante le polemiche nate dopo i 316 sì che hanno permesso al Governo Berlusconi di ottenere la fiducia. Secondo il segretario del Pdl, Angelino Alfano, questa vittoria ha rafforzato ulteriormente la coalizione di maggioranza.
"Dopo il voto di fiducia il governo e’ certamente piu’ forte- ha dichiarato l'ex Guarda Sigilli -ascolteremo le voci di chi chiede un cambio di rotta per un ulteriore rafforzamento delle iniziative e del rilancio di maggioranza e governo". E sulla scelta dell’opposizione di entrare alla seconda per il segretario si tratterebbe "di una scenetta desolante, un giochetto da piccolo consiglio comunale. E’la plastica dimostrazione plastica di come la sinistra italiana non rappresenti una vera alternativa di governo".
DALL' OPPOSIZIONE
Diverse invece le posizioni del centro-sinistra che vedono il risultato delle votazioni come l'ennesima disfatta per il Paese. In una nota il leader del Pd, Pier Luigi Bersani ha affermato a riguardo: "Questo governo morirà di fiducia. Oggi ha avuto un voto al ribasso. L’opposizione ha dimostrato di non accettare giochi di sopravvivenza sulla pelle del Paese. Da domani il problema politico risulterà ancora più evidente. Noi continueremo la nostra battaglia, come abbiamo fatto in modo incisivo in questi giorni, sia con la manifestazione nazionale a Roma del 5 novembre, sia con la costruzione di un’alternativa che in questi giorni si è evidentemente rafforzata".
"Ogni volta perdono pezzi e l'opposizione ogni volta ha il dovere di provarci". Ad affermarlo è invece Il capogruppo del Pd, Dario Franceschini che aggiunge: "Ogni volta che si vota- continua il capogrupppo - la maggioranza perde pezzi. Oggi hanno ottenuto 316 voti, mentre parlavano di 322, qualcuno anche di 330. Hanno perso tre voti rispetto all'ultima fiducia e l'opposizione ha il dovere di provarci ogni volta. Di questo passo non siamo lontani. La prova che, nonostante la vittoria che vanno sbandierando, il governo e la maggioranza si sentono sempre più deboli sta nella proposta spontanea di Pdl e Lega di rimandare il Ddl intercettazioni a novembre".
Dalle file dell'Italia dei Valori è Felice Belisario, capogruppo in Senato, a lanciare una forte invettiva contro la fiducia ottenuta dal Governo. "Chi si accontenta gode, peccato che il Paese pianga- dichiara il Senatore Idv -Oggi lo schiaffone l'ha preso l'Italia che resta nelle mani di un governo di incapaci e inaffidabili interessati solo a salvare le poltrone. Non può sfuggire che nello stesso momento in cui Berlusconi si salvava per il rotto della cuffia, il gip confermava che il ministro Romano è coinvolto in un comitato d'affari di interessi mafiosi. Questa è la gente che guida il nostro Paese. Non basta qualche numero, ottenuto con un mercato infinito, per risollevare una maggioranza che ha perso ogni dignità. La resa dei conti arriverà presto - conclude Belisario - perché Berlusconi può anche comprarsi i suoi servi, ma non riuscirà a fermare la battaglia delle opposizioni e la protesta dei cittadini indignati".