(ASI) Roma - “Ho scelto questo argomento per l’esame perché fin da piccola ho sempre frequentato questo ambiente, perché mia mamma, essendo volontaria, dopo essere rientrata dal turno, mi ha sempre raccontato come avevano aiutato le persone che si erano trovate in difficoltà”.
Lucia, 14 anni, è una studentessa dell’Istituto Comprensivo G.B. Scalabrini di Fino Mornasco, in provincia di Como e ha dedicato l'elaborato finale del suo percorso nella scuola secondaria di primo grado alla Croce Rossa Italiana. “Ho potuto vedere come all’interno dell’equipaggio, collaborando per aiutare gli altri, si possono creare delle grandi amicizie ed è proprio così che un’associazione può diventare una famiglia. Ho scelto questo argomento anche perché da grande vorrei lavorare nell’ambito sanitario, sogno che coltivo fin dalla prima elementare”, scrive Rebecca.
Quella di Fino Mornasco è una delle storie raccolte dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito della campagna #LaScuolaNonSiFerma, durante la quale sono state pubblicate sul sito istituzionale le esperienze che le scuole hanno messo in campo nel corso del lockdown.
“In questo periodo di chiusura le attività della scuola sono andate avanti. Abbiamo cercato di far capire ai nostri ragazzi che lo slogan #andràtuttobene significa anche non dimenticare chi sta operando per noi e con noi – racconta Raffaella Piatti, dirigente scolastica dell’Istituto –. Lucia, con il suo elaborato, ci ha portato diritti nel cuore della tragedia, ma anche nel cuore della speranza, diventando a nome di tutti noi l’alfiere per dire grazie e per scoprire che la didattica a distanza conduce alla riflessione proprio come quella in presenza”. “Siamo orgogliosi di questo significativo omaggio alla nostra organizzazione, del coinvolgimento che riescono a trasmettere i nostri formatori e della passione che si tramanda, ancora una volta, dai genitori ai figli”, commentano i volontari della Croce Rossa del comitato di Lomazzo.
“Voglio complimentarmi personalmente con Lucia per il tema affrontato nel suo elaborato – ha commentato la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina –. La sua scelta dimostra responsabilità e maturità: quella che hanno dimostrato gli studenti di fronte all’emergenza coronavirus. Un esempio per tutti”.