(ASI) Intervista alla consigliera delegata ai trasporti extraurbani del Comune di Perugia, Francesca Vittoria Renda.
Consigliera, che ne pensa della scuola di volo di Perugia?
Sarebbe un ottimo progetto, che sicuramente potrebbe portare sviluppo a questa città, ma per definirlo tale ci vogliono ulteriori approfondimenti e analisi, visto che è un progetto da 75 milioni di euro.
È per questa ragione che si è astenuta nella votazione in Consiglio Comunale?
Sì. Il gruppo BLU aveva chiesto un rinvio in commissione per avere ulteriori approfondimenti.
Cosa, dunque, bisognerebbe approfondire?
Intanto bisognerebbe vedere un vero e proprio business plan e non delle semplici slides illustrative; in secondo luogo, vista l’enorme crisi del settore aereo, capire se il progetto finanziario aveva tenuto in considerazione la crisi economica dovuta all’emergenza covid-19, basti pensare che la IATA ritiene che le compagnie aeree vedranno ridursi i loro ricavi di 314 miliardi di dollari, stimando che si perderanno 25 milioni di posti di lavoro. Inoltre, Flight Safety, la più grande scuola di volo al mondo, ha licenziato ben 70 addetti. Ci vorrà del tempo per far riprendere il settore.
Chi sono i finanziatori di questa operazione?
In commissione c’è stato presentato il progetto dal dottor Sacchetti, AD di Mondovolo, che dovrebbe operare, oltre che con la sua società, con Holding 01; tuttavia, non ci ha reso mai noto chi fossero gli investitori di questa operazione, poiché le società risultano inattive e i capitali sociali inadeguati. Chiaramente se ci fossero operazioni poco chiare, la SASE e l’aeroporto rischierebbero la chiusura.
Consigliera, esiste un protocollo di intesa riguarda questa operazione?
Esiste un protocollo d’intesa su cui poggia tutta l’operazione, che si può scaricare sul sito del Ministero. Esso, però, risulta firmato solo da Sase. Il gruppo BLU ha chiesto più volte una copia firmata da Enac e non ci è stata fornita. Mi chiedo dunque se esista.
È vero che la scuola di volo non impatterebbe sul traffico dei voli commerciali?
E chi può dirlo? Non c’è certezza che la scuola di volo non impatterà sui voli commerciali, perché non c’è stato ancora un perito che lo abbia accertato.
Quali sarebbero, per lei, le conseguenze se la scuola di volo interferisse con il traffico dei voli commerciali?
Il mancato sviluppo dell’aeroporto, che potrebbe essere una risorsa per il territorio e per il rilancio del turismo. Oggi avere una città e una regione raggiungibile è importantissimo, visto che alcune riviste internazionali ci citano come metà ideale per la fine dell’emergenza covid-19.
Essendo Lei delegata ai trasporti extraurbani (treni e aerei) del Comune di Perugia, cosa ha intenzione di fare/proporre per la ripresa economica post covid-19?
Innanzitutto tengo a precisare che sto proseguendo il lavoro che l’on. Adriana Galgano ha fatto e sta facendo al Parlamento e sul territorio per cercare di incrementare lo sviluppo economico di Perugia e dell’Umbria, puntando a un miglioramento delle infrastrutture extraurbane unite a un piano marketing territoriale. Pertanto, il mio operato sarà volto al potenziamento dell’aeroporto e dei collegamenti via Freccia rossa.