(ASI) Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha espresso «soddisfazione per la maxi-operazione antimafia condotta dalla Guardia di Finanza, con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, che stanotte ha portato, con l’impiego di 500 uomini delle Fiamme gialle, all’arresto, in più regioni italiane, di numerosi esponenti mafiosi di spicco appartenenti a clan storici del palermitano ed al sequestro di beni per un valore di circa 15 milioni di euro».
«La lotta alla mafia è una priorità e, ancor più in questo momento, è alta l’attenzione sul rischio di infiltrazioni criminali nel tessuto economico e sociale. L’inchiesta conferma che la attuale delicata situazione costituisce uno scenario di forte interesse per i sodalizi criminali che intendono cogliere l’opportunità per esercitare la loro influenza e trovare il consenso e per conquistare ampi settori dell’economia legale», ha dichiarato la titolare del Viminale.
«Ed è in questo momento – ha proseguito il ministro Lamorgese - che lo Stato deve dimostrare di essere vicino ai cittadini, anche in situazioni di estremo bisogno, e alle imprese, in particolare alle piccole e medie aziende, che più hanno sofferto della chiusura di moltissime attività produttive e commerciali e che possono quindi diventare più facile preda delle organizzazioni criminali».
Il ministro dell’Interno ha ringraziato ancora una volta magistratura e forze dell’ordine per i brillanti risultati conseguiti nella lotta alla criminalità organizzata anche durante questo periodo di emergenza sanitaria. «Operazioni antimafia come quella di questa notte dimostrano l’incessante quotidiano impegno perché legalità e sicurezza vengano garantite in tutto il nostro Paese», ha concluso la titolare del Viminale.