(ASI) «Il sistema italiano di accoglienza e protezione ai minori non accompagnati si è rivelato efficiente e all'altezza della situazione pur dovendo affrontare un'emergenza umanitaria, creata dalla situazione in nord Africa, che non possiamo dire conclusa». Così una nota del Viminale riassume quanto dichiarato dal ministro dell'Interno Roberto Maroni nel corso dell'audizione alla Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza.
«Lo sforzo del ministero dell'Interno e di tutto il governo - ha aggiunto Maroni - è di dare ai minori non accompagnati il massimo dell'assistenza che meritano, anche oltre quanto previsto dalle convenzioni internazionali. Occore garantire anche un processo di integrazione a quei minori non accompagnati che arrivano in Italia e da noi acquisiscono la maggiore età; riconfermo, in tal senso, la volontà del governo a procedere in questa direzione. Anche sulla garanzia dell'identità si sono fatti passi avanti con l'inserimento della norma della carta di identità elettronica che, fin dalla nascita, il sindaco è tenuto a rilasciare ai minori che risiedono nel suo comune. Nei primi nove mesi dell'anno sono arrivati in Italia 4.012 minori extracomunitari, 3.739 dei quali non accompagnati; 2.705 sono sbarcati a Lampedusa. Ad oggi i minori non accompagnati sono 6.946 (di cui 6.020 non identificati). Vengono accolti in aree appositamente riservate per il tempo necessario alle prime cure ed all'accertamento dell'età. A Lampedusa ci sono state difficoltà ad identificare strutture idonee, ma da oggi sull'isola non ci sono più minori: gli ultimi 40 sono stati trasferiti in una struttura nel palermitano».
Il ministro Maroni ha, infine, ricordato che al raggiungimento della maggiore età, ai minori extracomunitari non accompagnati viene rilasciato un permesso di soggiorno per studio, accesso al lavoro o lavoro.