(ASI) Roma - . “Si è appena conclusa la riunione in teleconferenza con il Ministero del Lavoro alla presenza della Sottosegretaria Puglisi, in cui Alitalia ha avanzato la richiesta di cassa integrazione per circa 4.000 unità, a partire dal 24 marzo prossimo”.
A darne notizia il Segretario generale, Claudio Tarlazzi, e il Segretario nazionale, Ivan Viglietti, della Uiltrasporti, che spiegano: “Tale numero di Cigs era già stato programmato da Alitalia prima che esplodesse l’emergenza Covid-19, in forte aumento rispetto alle 1020 unità a rotazione in scadenza il 23 marzo prossimo, e nel corso della riunione non ha escluso la possibilità di chiedere un ulteriore aumento dei lavoratori interessati dalla procedura. Possibilità condizionata all’evolversi della situazione di crisi causata dalla pandemia sanitaria, e che questa volta coinvolgerebbe anche City Liner, finora tenuta fuori dalla procedura”.
“In questo momento così grave per il Paese e per il Trasporto Aereo – continuano Tarlazzi e Viglietti – la nostra priorità assoluta è tutelare i servizi per i cittadini, e l’occupazione e il reddito di tutti i lavoratori, di Alitalia così come di tutte le altre imprese del settore.
“Per questo abbiamo bisogno della certezza sine qua non di alcune condizioni, per entrare nel merito della trattativa Cigs richiesta da Alitalia. Innanzitutto, il rifinanziamento del Fondo di Solidarietà del Trasporto Aereo, di cui al momento non abbiamo contezza né del come né del quando avverrà e attendiamo la pubblicazione ufficiale del Decreto Cura Italia. L’altra condizione è che siano sbloccate le Cigs Alitalia di settembre e dicembre 2019, ancora non erogate per un intoppo burocratico insorto all’interno del Ministero del Lavoro.
“Senza queste due condizioni, per Uiltrasporti non sarà possibile valutare alcuna procedura di cassa integrazione”.