(ASI) “Sosteniamo fortemente la presa di posizione del Sen. Adolfo Urso (FDI), il quale ha chiesto ieri, durante i lavori al Senato, la sospensione del Patto di stabilità, siglato a suo tempo con l’Unione europea: innanzi ad un tema della gravità del COVID 19, l’Europa ha l’obbligo morale di tutelare i propri cittadini, anche superando i vincoli monetari imposti da Bruxelles”.
Lo dichiara il Professor Fabio Verna, responsabile del Dipartimento Economia di Riva Destra Roma, in una nota congiunta con Fabio Sabbatani Schiuma, e Angelo Bertoglio, rispettivamente segretario nazionale e Vice Segretario nazionale di Riva Destra- movimento che affianca Fratelli d’Italia - e da Sandra Amato e Antonio Matano, rispettivamente Coordinatrice e Vice Coordinatore Riva Destra Marche.
“La salute -continua la nota- ed ancor più la vita, di ogni singolo cittadino hanno un valore incalcolabile, ma anche il danno al sistema produttivo e con esso sociale del nostro paese va protetto, in quanto la stasi economica rischia di mettere definitivamente in ginocchio il paese, fortemente gravato dalla fase recessiva in cui già si stava dibattendo da anni.
Infatti i danni economici -prosegue la nota- che stanno colpendo i diversi settori del nostro sistema produttivo sono ingenti; in particolare il settore turistico alberghiero sta subendo perdite di cui avremo maggior riscontro nei prossimi mesi e con esso tutto l’indotto; compagnie aree che hanno limitato notevolmente gli acquisti di carburante, agenzie di viaggio, ristoranti che hanno visto disdire prenotazioni, ma anche l’export sta subendo dei rallentamenti, con tutto quello che ne consegue.
John Maynard Keynes, -conclude la nota- fu promotore della legge economica sulla ‘velocità di circolazione della moneta’ ed ora questa stasi delle attività produttive e dei connessi pagamenti, sta danneggiando tutto il paese. Da qui la necessità di superare il “patto di stabilità” ed immettere liquidità sui mercati. Le poche risposte a questa quarantena lavorativa, possiamo trovarla nel homeworking difatti la tecnologia ci difende dai virus patogeni, meno da quelli della rete”.