(ASI) Roma - “È dal 31 ottobre che i residenti della Balduina devono sopportare i disagi legati da una voragine che si è aperta in via Romeo Rodriguez Pereira, precisamente all’altezza di Via Emilio Cirino, dove i residenti hanno i mezzi bloccati da più di un mese e mezzo.
Ci sono famiglie con disabili e anziani che di fatto stanno subendo in maniera indiretta una violenza privata”, lo afferma in una nota Rinaldo Sidoli, portavoce di Alleanza Popolare Ecologista (Ape). “Troviamo inaccettabile - prosegue - la risposta da parte del Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana del Comune di Roma alla disperazione dei cittadini: ‘ad oggi non è ancora possibile definire con certezza i tempi necessari al completo ripristino’. I residenti temono che quella profonda apertura rischi di allargarsi a causa del continuo maltempo e mettere così a repentaglio la sicurezza degli stabili per le infiltrazioni d'acqua. Al danno si aggiunge pure la beffa: con tre strade principali chiuse i mezzi dell'Ama non riescono più a passare, e quindi anche i cassonetti delle strade limitrofe sono stracolmi. Siamo davanti a un quartiere abbandonato a se stesso che sta diventando un discarica a cielo aperto”. “Il Comune agisca con urgenza - conclude Sidoli - attivando la procedura dell'intervento in danno. Ricordiamo che la Capitale ha una perimetrazione di 28 zone a rischio frana, ovvero, un territorio urbano di 1.135 ettari dove vivono e lavorano circa 300.000 persone. Dispiace constatare che da parte dell’Amministrazione capitolina non ci sia un impegno concreto contro il rischio idrogeologico. La città metropolitana di Roma ha visto in dieci anni incrementare i fenomeni di deformazione del suolo: siamo passati da 16 voragini all’anno a 104. È chiaro che esiste un problema di messa in sicurezza idraulica del territorio. Servono interventi urgenti di consolidamento per prevenire tragedie”.