Istituto Friedman: “Lo Stato Uccide il gioco lecito e consegna il settore alle mafie”

(ASI) Roma  - “Le politiche contro il gioco lecito del Governo e di alcuni Enti locali, dello Stato nell’insieme, degli ultimi anni, non stanno contribuendo alla lotta contro il gioco patologico come vanno dicendo alcuni politici, ma stanno definitivamente uccidendo il gioco lecito in Italia, andando progressivamente a consegnare il mercato alla criminalità organizzata.

Proprio il Procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho aveva avvertito le istituzioni di questo pericolo negli ultimi anni, così come noi lo diciamo da tempo argomentando con i numeri, ora le nostre parole non possono che suonare più profetiche che mai, purtroppo. I primi segnali sono allarmanti e sono indiscutibili conseguenze delle politiche proibizioniste degli Enti locali e dei 6 aumenti di tassazione (Preu e poi della tassa sulle vincite) perpetrati dagli ultimi due Governi nei confronti del gioco lecito. Tutto questo ha messo in ginocchio le aziende del settore legale, facendone fallire molte e costringendo altre ad abbandonare il mercato, così come molti giocatori non trovano più vantaggiosa l’offerta del mercato legale e stanno guardando a quello irregolare. Il mercato irregolare o illegale del gioco in Italia è notoriamente prevalentemente gestito dalle mafie. Stiamo facendo un salto indietro nel passato, regalando nuovamente un mercato dal quale era stato quasi completamente estirpato il cancro della criminalità proprio alle mafie che lo avevano gestito per decenni. Tra qualche anno qualcuno ci dirà che avevamo ragione, ma a quel punto ci vorranno decenni per estirpare nuovamente la criminalità dal settore” - Così Alessandro Bertoldi, Direttore esecutivo dell’Istituto Milton Friedman.

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