(ASI) Con un giro d’affari stimato che supera i 2 miliardi di euro cresce il business del caro estinto in Italia grazie a una crescita del 23,7% negli ultimi cinque anni delle società del comparto con oltre diecimila realtà a livello nazionale.
E’ quanto emerge da una analisi di Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, su dati Camera di commercio di Milano Lodi Monza in relazione all’inchiesta di Napoli sulle infiltrazioni della Camorra nel settore delle pompe funebri con 6 arresti e sequestri di beni per 7,5 milioni di euro di valore. Quello del caro estinto – spiega Uecoop - è un settore che occupa direttamente oltre 25mila persone e crea un importante indotto con più di 34mila imprese fra tra marmisti, cofanisti, fioristi e rivenditori di articoli per cimiteri. E’ però anche un comparto dove a fianco di realtà, come le cooperative, che offrono servizi di alta qualità alle famiglie oltre a un approccio attento alle situazioni in cui si opera, esistono però rischi di concorrenza sleale e di possibili infiltrazioni criminali. “Per questo è necessario impegnarsi sempre di più in quella opera di trasparenza e legalità che deve essere la base di qualsiasi attività professionale e imprenditoriale” conclude il Presidente nazionale di Uecoop Gherardo Colombo, ex magistrato di Mani Pulite.