Forum Antirazzista, Foad Aodi (Amsi );L'Italia non e' un paese razzista ma vanno combattuti gli slogan politici e mediatici anti immigrati e medici stranieri
Lorenzo Proia (Progetto Duranti );Dopo i tanti casi di questi ultimi mesi compreso quello di Sabato ad anzio il Forum Antirazzista di Progetto Duranti a Ostia
(ASI) Si terrà, come previsto, Mercoledi 25 settembre dalle ore 17.30 presso la Casa della Sinistra di Ostia Lido in Via Mar Rosso il Forum Antirazzista organizzato da Progetto Duranti. L’evento è organizzato con il patrocinio e la collaborazione delle Comunità del mondo arabo in Italia( CO-MAI), il maggior raggruppamento del nostro Paese delle associazioni e comunità arabe italiane e con il patrocinio anche dell'AMSI, ovvero l’associazione dei Medici di Origine Straniera di tutte le nazionalità in Italia. All’evento prenderanno parola esponenti di Partito Democratico, Sinistra Italiana, Giovani Democratici, Articolo 1 –MDP e CO-MAI , sotto la direzione di Lorenzo Proia (ideatore e responsabile di Progetto Duranti e nipote dei partigiani Duranti che guidarono la Resistenza tra Ostia e Acilia) e con la gestione tecnica di Marco Possanzini, Segretario di Sinistra Italiana del X Municipio. Interverrà il prof. Foad Aodi, Presidente e Fondatore di Uniti per Unire, CO-MAI e AMSI, Medico e Professore italiano di origine arabo-palestinese nonché Consigliere dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (OMCEO) di Roma, uno tra i maggiori esperti nel Paese sulle tematiche inerenti i Migranti e grande conoscitore e divulgatore di Geopolitica.
“l'Italia non e' un paese razzista e gli italiani sono molto amati nei nostri paesi di origine ,bisogna combattere tutti gli slogan politici e mediatici anti immigrati che incrementano paura , fobie e pregiudizi nei confronti della diversità e certe volte si arriva purtroppo anche alla violenza come e' successo in numerose occasioni in italia ,ad ostia e sabato pomeriggio ad Anzio che condanniamo con fermezza e condanniamo inoltre i numerosi casi di razzismo nei confronti dei Medici per il colore della pelle o per origini o religioni ,non bisogna mai trascurare e abbassare la guardia dichiara Foad Aodi e spiega che a Ostia – vediamo maggiore disagio che in altre realtà per ciò che concerne il Razzismo, politica e cittadini debbono lavorare assieme. Il nostro appello come comunità straniere e arabe italiane e come Medici italiani di origine straniera è rivolto a tutte le forze politiche, di qualsiasi colore: coinvolgete le comunità locali, non isolarle ma ascoltarle. Bisogna fare maggiore integrazione in Italia, a Roma e ad Ostia e questa si fa sempre in due, da una parte e dall’altra, per una buona immigrazione”.
“Noi – prosegue Aodi - condanniamo qualsiasi episodio di razzismo, di discriminazione religiosa, etnica o razziale. Noi del CO-MAI e AMSI abbiamo uno sportello dove ci arrivano tutte le segnalazioni sui casi di Razzismo in Italia; ebbene, negli ultimi 3 anni ravvisiamo un aumento vertiginoso, del 35%, segnalazioni da parte di cittadini arabi e musulmani residenti in Italia di casi di discriminazione. Le motivazioni di questi episodi sono divise in discriminazione religiose (come la barba, i vestiti, il velo) e nei posti di lavoro, dove si preferisce non assumere musulmani. Ad esempio un musulmano con la barba riceve spesso risposte negative per il lavoro anche quando questo c'è, anche se poi tanti italiani portano la barba. Ultimamente poi in Italia sono in aumento le discriminazioni per coloro che hanno la pelle scura e addirittura questi casi hanno superato gli episodi di discriminazione nei confronti del velo o degli aspetti religiosi”.
“Qui ad Ostia – spiega Lorenzo Proia – abbiamo recentemente, questa estate, assisto al caso della bambina di colore, figlia adottiva dell’Assessora Paoletti del X Municipio che ha ricevuto pesanti insulti razzisti a L’Aquila. A noi risulta che la solidarietà delle Istituzioni e del Mondo della politica sia stata a dir poco blanda verso Germana Paoletti, esponente del Movimento 5 Stelle, e soprattutto verso la bambina. Noi non vogliamo parlare dei singoli casi ma analizzare la situazione dal punto di vista generale e sociologico, anche se è vera una cosa: quanti saranno i casi che non sono mai emersi, forse non così eclatanti dal punto di vista mediatico? A mio avviso non pochi.Noi crediamo nella Ostia vera, quella del film ‘Alì ha gli occhi azzurri’ o quella dei giovani che amano Mahmood, il resto è una visione falsa e distorta, figlia di un tempo di odio ed ignoranza e divisione, in primis da parte del mondo ‘occidentale’, iniziato nel 2001 che oramai è superato dai tempi e dagli eventi nazionali e internazionali, fortunatamente”.
“Secondo le nostre statistiche – prosegue Aodi – la maggioranza delle discriminazioni in Italia avvengono in determinati contesti, ad esempio sugli autobus, specie nei quartieri disagiati dove c'è più disoccupazione o dove assistiamo alla cosiddetta guerra tra poveri. Perché negli ultimi 3 anni è successo questo? Perché non possiamo negare che tramite la televisione e tramite i messaggi politici siano arrivati ai cittadini messaggi anti-immigrati, anti-arabi e anti-musulmani che hanno aumentato fortemente tra gli italiani i pregiudizi. Per questo noi abbiamo proposto un Manifesto alla Politica, del quale stiamo discutendo in tutto il Paese in questi giorni, basato su solidarietà, dialogo, conoscenza, rispetto reciproco, rispetto delle leggi, sulla conoscenza della lingua per tutti gli stranieri, perché l'integrazione si fa in due. L'integrazione dipende sia dallo Stato, da cosa offre, sia da come agiscono i cittadini. Ma il sistema mediatico è complesso, si può davvero negare che non esistano trasmissioni fatte ad hoc contro i musulmani o giornali che mettono titoli come 'bastardi musulmani' o 'bastardi arabi'? Certo questi non aiutano”
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