(ASI) "La formazione di questo nuovo Governo ha un significato molto più profondo dell’unione di due forze politiche che fino a poche ore fa affermavano di non avere nulla in comune. Con questa decisione chi rappresenta la sinistra in Italia decide di cancellare le ideologie e i valori della propria storia". Lo scrive il professor Ignazio Marino in un'editoriale pubblicato oggi su L'Espresso.
"Oggi i partiti che affermano di rappresentare la sinistra si siedono al Governo con una forza politica che solo tre settimane fa ha approvato il decreto sicurezza bis che prevede l’arresto per chi salva una donna incinta o un bambino in mare e tenta di condurli a terra contro il parere del Ministro dell’Interno. Preferisco essere minoranza per sempre se la maggioranza la pensa così", osserva Marino che sul Partito Democratico afferma: "gli stessi attori che oggi auspicano di sedersi nel Governo a maggioranza grillina allora non solo cacciarono Grillo dopo che si era regolarmente iscritto, ma gli suggerirono di fondare un partito per vedere dove sarebbe andato".
"Vedo rimanere solida una ideologia di destra, con i suoi valori opposti ai miei e a quelli di chi vorrebbe una democrazia liberale e di sinistra. Ed è in questa opposizione che scorgo la possibilità per la sinistra di ritrovare la propria identità", scrive l'ex sindaco di Roma su L'Espresso. "Questo momento storico potrebbe rappresentare un'opportunità imprevista per la nascita di una sinistra popolare e democratica, con il ritorno alla possibilità per gli elettori di determinare, con il proprio voto, un'alternanza tra conservatori e progressisti, tra visioni geopolitiche profondamente differenti. Insomma, il ritorno a una democrazia fondata sul potere sovrano del popolo e del Parlamento".
"Questa dunque è un’occasione unica per cancellare un Partito Democratico che purtroppo ha dimostrato di non essere in grado di sostenere i valori della sinistra in Italia e per costruire una nuova rappresentanza per quei cittadini che in quei valori credono ancora fermamente. Serve ora un catalizzatore credibile ma se emergerà, travolgerà il Paese con un’onda di speranza. E comunque è sempre meglio tentare di fare la cosa giusta rispetto a quella che conviene", conclude Marino.