(ASI) Genova - “Condanniamo con forza le parole che avrebbe dichiarato il sindaco di Genova Marco Bucci sulla gestione dei randagi. Ricordiamo al primo cittadino che l'uccisione e il maltrattamento animale è un reato penale. Non sarebbe solo una una battuta di cattivo gusto o un racconto di un'infanzia segnata dal sadismo, ma è anche istigazione a delinquere che porta all’emulazione.
Siamo esterrefatti da questo linguaggio di violenza. È una caduta di stile che non può e non deve appartenere a un politico che rappresenta una delle più prestigiose città d’Italia. Qualora fosse dimostrata la veridicità delle affermazioni riportate dal quotidiano Repubblica ("Io da bambino prendevo i gattini appena nati, li chiudevo in un sacchetto e li affogavo. E le mamme che non riuscivo a prenderle, le infilzavo con le stecche degli ombrelli, per ucciderle. In più, fosse per me, sopprimerei tutti i cani") chiederemo con forza le sue dimissioni appellandoci alla Legge Severino”, così in una nota Rinaldo Sidoli, presidente di Alleanza Popolare Ecologista (Ape).