(ASI) Roma - “Il quadro descritto oggi dal rapporto speciale dell'IPCC, che completa il grave scenario descritto dal precedente rapporto del 2018 che prevedeva l’aumento di 1,5 gradi dai livelli pre industriali, aggiungendo informazioni dettagliate sulle questioni relative al territorio, ci impone senza ombra di dubbio di intensificare urgentemente le azioni di mitigazione e adattamento dei cambiamenti climatici in tutto il mondo”.
Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha commentato il Rapporto IPCC ‘Cambiamento climatico e territorio’ rilasciato oggi a Ginevra.
“Non smetterò mai di ripeterlo – ha ricordato Costa - serve un maggiore impegno globale per intensificare gli sforzi. Per questo come Paese continueremo a insistere con impegno nella trattativa con l’Europa per ottenere l’obiettivo zero emissioni nette di gas serra entro il 2050 e tagliare le emissioni di almeno il 40% nel 2030. Inoltre questo Governo – ha continuato il ministro - ha messo il tema della lotta al dissesto idrogeologico tra le sue priorità, varando il decreto Cantiere Ambiente e dando via al Piano Marshall e al Piano stralcio sul dissesto idrogeologico, allo scopo di avviare azioni che garantiscano la sicurezza dei territori e delle popolazioni contro l’intensificarsi degli eventi climatici estremi che sono sempre più intensi”.
“Agire adesso è fondamentale, perché come ricorda il Rapporto IPCC: azioni tempestive possono portare sia benefici immediati che duraturi nel tempo e soprattutto, agire rapidamente sarà molto meno costoso rispetto ad intraprendere azioni più avanti. Quella del tempo – ha concluso il ministro Costa - è dunque una questione cruciale: non abbiamo più scuse, bisogna farlo subito”.