I Cis non sostituiscono ma sono strumenti aggiuntivi alle politiche per il Sud
(ASI) Roma, “Questo governo sta puntando con decisione sull’utilizzo dei Contratti istituzionali di sviluppo quale strumento che consente di accelerare la realizzazione di progetti strategici, tra loro connessi, per la valorizzazione del Mezzogiorno. Ora è mia intenzione realizzare i Cis anche per la Calabria, una terra bellissima ma che, come ben sappiamo, presenta criticità rilevanti e sconta arretratezze strutturali che affondano nei decenni passati. In particolare, considerata la specifica natura della regione che si estende in lunghezza per circa 300 chilometri, ritengo opportuno istituire due Cis: uno per Cosenza, Crotone e Catanzaro e uno per Reggio Calabria e Vibo Valentia”.
Lo scrive il ministro per il Sud Barbara Lezzi in un intervento pubblicato oggi sul Quotidiano del Sud.
“I miei uffici stanno già provvedendo a contattare le istituzioni che siederanno ai tavoli dei due Cis e la mia intenzione è di formalizzarli entrambi andando entro la fine di questo mese in Calabria – prosegue il ministro Lezzi -. Ci tengo a precisare che gli interventi del Contratto non riguarderanno in via esclusiva le cinque città capoluogo: le rispettive province potranno essere coinvolte nella misura in cui le amministrazioni locali avanzeranno proposte e progetti che implementino il Cis e che siano coerenti con il progetto complessivo per quel territorio”.
Lezzi spiega poi che le risorse verranno definite in sede di Cabina di regia del Fondo di sviluppo e coesione, che il ministro presiede. “Altri eventuali finanziamenti potranno eventualmente essere apportati sia da altri enti pubblici, centrali o locali, che da privati” aggiunge.
“I Cis hanno poi un altro pregio rilevante: non vengono calati dall’alto dal governo centrale, ma sono il frutto del confronto e degli input che giungono dai territori. Sono infatti le amministrazioni locali a proporre i progetti da inserire nel Cis e che ritengono essere di maggiore rilevanza e utilità per la vita delle loro comunità. È mia ferma intenzione procedere celermente con i Cis: a tale scopo sarà fondamentale ricevere dai territori i loro progetti in tempi rapidi” chiosa il ministro.
“Il Presidente Conte ed io abbiamo compreso fin dall’inizio l’utilità dei Contratti istituzionali di sviluppo, che non si sostituiscono alle politiche complessive che il governo sta mettendo in campo per il Mezzogiorno, ma che rappresentano uno strumento aggiuntivo, rafforzativo, attraverso il quale vogliamo realizzare specifici interventi, che abbiano tra loro un criterio organico, su specifici territori”. Alcuni dei Cis istituiti ex novo o implementati sono quelli di Molise, Sardegna, Basilicata, delle provincie di Foggia e di Brindisi-Lecce, oltre che a Cis per i centri storici di molte città del Sud.