In tutto sono più di 11.000 circoncisioni all'anno effettuate in Italia e paesi di origine
(ASI) Amsi e Omceo di Roma ;Urge una legge nazionale per l'autorizzazione presso strutture pubbliche e private e un registro degli ambulatori dove ci si possa rivolgere con serenità ed accessibilità economica.
Dopo la notizia della morte del bambino di Scandiano (Reggio Emilia) a seguito di una circoncisione fatta a casa
grida ,il suo ennesimo allarme non ascoltato ,il Fondatore dell'Amsi (Associazione Medici di Origine Straniera in Italia) e Consigliere Ordine dei medici di Roma e Coordinatore Area Rapporti con i Comuni e Affari Esteri e Area Riabilitazione dell'OMCEO Foad Aodi denunciando l'urgenza di deliberare una legge a livello nazionale affinché autorizzino le strutture pubbliche e private ad effettuare le circoncisioni presso gli ospedali con costi accessibili per garantire il diritto alla salute e evitare il canale delle circoncisioni clandestine che a dicembre era più del 35% a livello nazionale in base alle nostre statistiche Amsi e poi sono scesi in questi tre mesi al 25% dopo la tragica morte del bambino a Monterotondo sempre a seguito di una circoncisione a domicilio,che ha contribuito all'aumento delle richieste da parte delle famiglie musulmane all’Amsi e Co-mai(Comunità del mondo arabo in Italia) dove poter effettuare la circoncisione in modo regolare e sicuro ,a costi non molto alti per problematiche economiche (da 200 a 250 euro).
Sono aumentate del 20% le famiglie che sono costretti a tornare nei paesi di origine ed effettuare la circoncisione per motivi organizzativi e economici che certe volte chiedono più di 4000 euro in privato.In tutto sono 11.000 le circoncisioni effettuate ogni anno in italia e nei paesi di origine.
Facciamo il nostro ennesimo appello già fatto in passato ,ma non ascoltato ,affinché il Ministero della Salute possa dare un’autorizzazione a tutte le Regioni dove possano dare spazio ad Ambulatori per la circoncisione rituale e tutelare la salute ai bambini musulmani e non fargli subire complicanze fisiche e psicologiche sia loro che ai loro familiari.
Ringraziamo La Fnomceo e l'Ordine dei Medici di Roma e la Regione Lazio che hanno ascoltato e sostenuto il nostro appello e abbiamo aperto il primo ambulatorio per circoncisione presso l'ospedale di Civitavecchia dell'Asl Roma 4.
Inoltre la circoncisione rituale è stato un punto dell’ordine del giorno della riunione dell'area rapporti con i Comuni e Affari Esteri dell'OMCEO di Roma coordinata e convocata dal Consigliere dell'OMCEO di Roma presso lo stesso Ordine il 21.03 ed è stata approvata all'unanimità la nostra proposta fatta al Ministero della Salute Giulia Grillo.conclude Aodi.
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