Lo sottolinea Gianmario Gazzi, presidente del Cnoas - Consiglio dell’ordine degli assistenti sociali – che accoglie positivamente l’approvazione nel Cdm di ieri del decreto che istituisce il reddito di cittadinanza.
“Era necessario ampliare le misure di contrasto alla povertà già introdotte con il Rei -continua Gazzi - ma proprio perché siamo impegnati e vigili sulle nuove norme, ribadiamo che senza l’investimento nel fattore umano e professionale, quella che è una misura importante per il nostro Paese potrebbe trasformarsi in una delusione”.
“Siamo in prima linea e sappiamo quanto sia necessario essere competenti – aggiunge – Ora, più di prima, servono assistenti sociali con una formazione sempre più profonda. Serve sapere chi farà cosa e che competenze dovrà avere la figura del “tutor” semplicemente nominata nel decreto”.
“Non saremo alla finestra, ma vogliamo essere parte integrante e propositiva – conclude - Senza le donne e gli uomini professionisti che dovranno rispondere ad altre donne e altri uomini in difficoltà e quindi bisognosi del reddito, non c’è nuovo Welfare che tenga”.