(ASI) Roma - “Il clamore sorto attorno alla previsione di un innalzamento dell’Ires per le attività del Terzo Settore dimostra quanta poca conoscenza ci sia di questo mondo e come i media contrari a questo Governo la sfruttino per indebolirlo.
La nuova aliquota, infatti, colpirà la parte commerciale dei proventi dei soggetti che operano nella terza dimensione che, proprio per loro costituzione, è un’area residuale delle loro attività. L’incidenza nel loro bilancio dovrebbe pertanto essere marginale. In caso non ci fosse utile commerciale non ci sarebbe tassazione”.
Questo il commento di Claudio Barbaro, Senatore della Lega e presidente dell’Ente di Promozione Sportiva ASI - Associazioni Sportive e Sociali Italiane, a proposito della norma che cancella l’Ires agevolata per gli enti non commerciali, portando l’aliquota dal 12% attuale a quella ordinaria del 24 %.
“Questo non significa che la misura prevista non debba essere perfezionata in modo più chirurgico, punendo i furbetti che sfruttano le agevolazioni giustamente riconosciute al comparto, pur non partecipando agli scopi e alle funzioni sociali e solidali. Quando dico che non bisogna buttare via il bambino con l’acqua sporca, invito a riflettere sul vero problema del Terzo Settore: rivedere le norme che il governo della sinistra di Matteo Renzi ha licenziato. Misure che creano il paradosso di un non profit di Stato, sempre più articolato e confuso e sempre più imbrigliato in fattispecie la cui natura tradisce lo spontaneismo della tradizione solidaristica italiana" conclude Barbaro.