(ASI) Parma  - "E' assurdo dover aspettare anni per una prestazione medica ma purtroppo accade. E accade in provincia di Parma, in Emilia Romagna. E accade nonostante il presidente Bonaccini si faccia vanto ogni giorno della sanità emiliano romagnola.                                                                        Che, è vero, è di alto livello nonostante il Pd e la sinistra, grazie alla dedizione e all'impegno dei professionisti che ci lavorano". A denunciarlo é Francesca Gambarini, commissario provinciale di Forza Italia. "Guardiamo, però, in faccia la realtà - prosegue - : nella chirurgia pediatrica dell'Ospedale Maggiore di Parma ci sono ancora 3 pazienti in lista d'attesa dal 2014. Questo lo dicono i dati dei reparti di chirurgia dei nosocomi di Parma, Fidenza e Borgotaro. Dati che purtroppo dovrebbero far riflettere seriamente chi di dovere. A nostro avviso, quello che emerge con più forza è che i continui tagli agli investimenti sulla sanità hanno portato ad avere liste d'attesa infinite. La vera rivoluzione da attuare, se vogliamo dare risposte ai cittadini in un tempo utile rispetto alle loro esigenze sanitarie, sarebbe tagliare i mastodontici apparati burocratici delle Aziende, eliminare gli sprechi e le scelte clientelari assai diffuse  per investire in personale sanitario e strumentazione. All'ospedale Maggiore ci sono 1216 pazienti in attesa da mesi di una prestazione sanitaria in Chirurgia generale, mentre in Chirurgia pediatrica in lista d'attesa ben 1151 bambini di cui 125 in attesa dal 2016. Il totale dell'intera chirurgia di Parma è di 6428 persone in lista d'attesa, di alcuni anche dal 2014 o dal 2015. Se guardiamo a Fidenza o Borgotaro, fatte le dovute proporzioni rispetto ai bacini di utenza, il problema rimane. Invitiamo perciò il presidente Bonaccini e l'assessore Venturi ad essere più incisivi visto che, per abbattere le liste d’attesa, hanno ricevuto anche risorse aggiuntive. Il riscontro però è quello di una situazione, fotografata da numeri ufficiali, che si presenta peggiorata. I cittadini, che sostengono la sanità con le loro tasse, chiedono solamente di potersi curare senza aspettare mesi o peggio anni. Ci faremo carico di raccogliere, assieme alle varie associazioni dei pazienti sul territorio, le segnalazioni su questo diffuso problema". 

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