(ASI) Il presidente della Repubblica ha ricordato oggi il magistrato Luigi Daga ucciso nel 1993, a causa delle gravi ferite riportate in un attentato terroristico, mentre si trovava in missione in Egitto.
Il giudice, che aveva al momento del decesso 46 anni, svolgeva la propria attività presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del ministero della Giustizia. Sergio Mattarella ha elogiato, in un comunicato divulgato in mattinata, l'alto esponente dello Stato, evidenziando che era conosciuto “come uno dei massimi esperti europei” nel settore in cui operava. Il numero uno del Quirinale ha richiamato così l’impegno del funzionario, di cui ricorre oggi il venticinquesimo anniversario della morte, nell’offrire una lettura, degli istituti tradizionali del nostro sistema punitivo, “ diretta a favorire la rieducazione dei detenuti e il loro reinserimento sociale attraverso il più ampio ricorso alle misure alternative alla detenzione”. L’inquilino del Colle ha espresso poi la partecipazione e la vicinanza dell’Italia ai parenti e ai colleghi del defunto, così come a coloro – si legge in conclusione della nota stampa – “che lo hanno conosciuto e stimato”, non dimenticando le sue doti umane e professionali.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia