(ASI) Perugia. Doveva essere lunedì 10 settembre il giorno della grande riapertura della ex Ferrovia Centrale Umbra. L’impegno è stato mantenuto, ma a percorrere i binari della tratta ferroviaria non è stato un normale treno, bensì un mezzo da lavoro, mentre ogni passaggio a livello è stato sorvegliato a vista dal personale ferroviario.
Inaugurata o no?
Sta mattina, a Città di Castello, stazione da dove era prevista la partenza treno inaugurale verso Perugia, la stampa ha incontrato gli artefici di quello che qualcuno ha definito come il “miracolo”. Erano infatti presenti la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, l’assessore alla mobilità e ai trasporti Giuseppe Chianella, il Dottor Diego Zurli, e il dirigente tecnico della Regione Umbria. Presente anche il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta.
Per la presidente Marini l’inaugurazione di oggi è il “frutto di 45 milioni di euro spesi, dei 63 milioni concessi a suo tempo dal Cipe, che hanno consentito la riapertura della ferrovia onde puntare all’inversione di tendenza dei trasporti umbri, dalla gomma verso il ferro”. Per l’assessore ai trasporti Giuseppe Chianella, si tratta invece di un “risultato straordinario, realizzato in tempi celeri (50 km di binario in pochi mesi), che sarà ulteriormente valorizzato dall’adozione dei più moderni standard di sicurezza”.
Il sindaco Bacchetta ha invece ricordato come la chiusura della tratta ferroviaria da Città di Castello ad Umbertide, avvenuta ormai 3 anni fa, sia stata “un vero e proprio trauma per le comunità locali, dal quale ci si augura si possano riprendere il prima possibile”.
Forse proprio un trauma è stato anche quello che hanno molto probabilmente subito anche i presenti alla cerimonia di inaugurazione, quando hanno visto salire la presidente Catiuscia Marini, e il Dottor Diego Zurli, a bordo di un mezzo da lavoro (una rincalzatrice) di proprietà della ditta che ha effettuato i lavori di ricostruzione (la Salcef), anziché di un normale treno passeggeri. La tratta da Città di Castello a Umbertide non è infatti ancora percorribile da treni passeggeri. La stampa presente, insieme al sindaco di Citta di Castello, Bacchetta, e all’assessore ai trasporti Chianella, sono stati infatti condotti a Umbertide a mezzo autobus.
Le modalità della singolare corsa inaugurale sulla rinata Fcu le ha spiegate, in esclusiva ad ASI, lo stesso Zurli. “Sulla tratta da Perugia Ponte San Giovanni ad Umbertide il servizio era proseguito anche oltre la chiusura di un anno fa, ovvero le corse di materiale passeggeri vuoto tra la stazione perugina ed il deposito dei mezzi sito appunto ad Umbertide. Questo ha di fatto costituito un “pre - esercizio della linea”, cioè una circolazione sperimentale dei mezzi che la dovrebbero percorrere ad apertura avvenuta, che ha fatto si che la tratta sia stata più facile da riportare al normale esercizio. Sull’altra tratta, quella da Umbertide a Città di Castello, ogni servizio era di fatto cessato. Il recente traffico di mezzi da lavoro non viene considerato una forma di pre – esercizio. Quindi sarà necessario procedere al suddetto con corse di treni vuoti onde ottenere le necessarie certificazioni ed autorizzazioni” – ha spiegato Zurli, cha ha poi aggiunto – “Sono invece infondate le voci secondo cui tali limitazioni sono dovute a lavori non terminati o non eseguiti a regola d’arte. Anche qui, in questo momento, nella mia borsa, ho tutti i documenti ufficiali di Rete Ferroviaria Italiana che certificano la bontà dei lavori svolti”.
Oggi da Umbertide a Perugia; domani da Sansepolcro a Terni?
Quindi, mentre la tratta Perugia Ponte San Giovanni – Umbertide sarà aperta ufficialmente al servizio commerciale il 12 settembre, per la restante tratta fino a Città di Castello tanto Diego Zurli, quanto la presidente Marini e l’assessore chi anella, hanno parlato di non ben specificati “tempi brevi”. Dalla stazione di Umbertide si è proseguito su Perugia Ponte san Giovanni dopo aver effettuato il trasbordo su automotrice ALn776 ex Fcu.
Ad attendere il treno a Perugia erano presenti Gianfranco Pignatone, in rappresentanza di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), il sindaco di Perugia Andrea Romizi, Stefano rossi, amministratore delegato di BusItalia, l’On. Nadia Ginetti (Pd), l’ex segretario regionale Giacomo Leonelli, ed Enzo Benda in rappresentanza della Confconsumatori, unica associazione dei consumatori presente all’arrivo del treno a Perugia.
In questa occasione la presidente Marini ha ricordato che l’intenzione della Regione Umbria Sarebbe quella di procedere al completo ripristino di tutti i 153 km di linea della ex Fcu. “Per riuscirci serviranno altri 150 milioni di euro. Ma siamo fiduciosi in quanto la tratta ternana è stata dichiarata di interesse nazionale dal precedente governo, e quindi sarà oggetto di immediato passaggio ad Rfi che porterà direttamente avanti i lavori” – ha spiegato la presidente ricordando che la tratta inaugurata nella giornata odierna è ancora in gestione a Umbria Mobilità.
“Non ci siamo scordati ne della tratta su Sansepolcro ne di quella su Perugia Sant’Anna. Per la prima si rende necessaria la sinergia con la Regione Toscana, in quanto parte del percorso è sul loro territorio, mentre per la seconda contiamo di restituirla all’esercizio nel 2020” – ha precisato la presidente Marini. L’assesore Chianella ha inoltre annunciato che “la linea risponderà a quel punto agli standard di sicurezza che dovrebbero divenire obbligatori a livello europeo entro il 2025”.
Intanto la situazione vedrà,a partire da 12 settembre, e ancora fino a data da stabilirsi, la circolazione dei treni con limitazione a 50 chilometri orari di velocità massima, e pertanto con velocità commerciale presumibilmente compresa tra i 30 ed i 35 chilometri l’ora.
Alexandru Rares Cenusa – Agenzia Stampa Italia