(ASI) Palermo - “Sono venuto a Palermo, alla piantumazione dell’albero in memoria del Maresciallo della Polizia penitenziaria Calogero Di Bona, ucciso da criminali mafiosi il 28 agosto 1979, per testimoniare ai suoi familiari e all’intero Corpo della Polizia Penitenziaria la vicinanza del Governo”. Lo ha detto il sottosegretario alla Giustizia, on. Jacopo Morrone, a margine della cerimonia svoltasi questa mattina a Palermo nel Giardino della Memoria, un sito confiscato alla mafia e gestito da Unci e da Amn.
”Una perdita ingiusta di un uomo coraggioso - ha sottolineato Morrone -, moralmente ed eticamente esemplare. Con fermezza, nel suo ruolo di vice comandante del carcere dell'Ucciardone, il 'Maresciallo eroe' ha tentato di contrastare le posizioni di privilegio instauratesi tra i detenuti, nomi eccellenti della criminalità organizzata, e che per questo è stato ucciso. La comunità nazionale non deve perdere la Memoria dei tanti martiri innocenti, vittime dalla criminalità organizzata. Sono loro che ci ammoniscono a non accontentarci di verità consolidate e preconfezionate, ma ad approfondire e a cercare di capire i fatti".
"Credo – ha concluso Morrone prima della sua visita istituzionale al carcere dell’Ucciardone intitolato al Maresciallo Di Bona e alla Casa circondariale 'Pagliarelli' - che trasversalmente tutta la collettività ci rivolga una richiesta pressante di legalità e di giustizia. Non c’è dubbio che la battaglia contro tutte le mafie e la criminalità organizzata, e in particolare contro quel sistema mafioso che si è diffuso a macchia d’olio, debba appartenere a tutti noi e non solo a quei segmenti della società che si presentano come unici depositari della lotta alla criminalità mafiosa per una presunta, autocertificata, superiorità morale”.