(ASI) "Non sappiamo se Virginia Raggi al termine dell'incontro in Procura uscirà ancora come persona informata dei fatti o come indagata, sicuramente è impensabile che possa fare la vittima e atteggiarsi a 'parte lesa'.
L'unica 'parte lesa' di questa vicenda è la città di Roma, messa nelle mani di una banda di incompetenti, alcuni dei quali si stanno scoprendo neanche tanto 'onesti'...
Lei è il Sindaco di Roma: ha scelto lei di affidare a Lanzalone oltretutto senza alcun incarico formale la 'pratica' di disincagliare il progetto dello Stadio, è lei che - evidentemente soddisfatta del suo lavoro - lo ha 'ricompensato' con la Presidenza Acea, come se un'azienda quotata in borsa fosse una moneta di scambio di favori. E' lei che si è affidata a Ferrara per gestire il passaggio in Aula Giulio Cesare del provvedimento. Una storia che si ripete: prima Marra e Romeo, ora Lanzalone e la cricca che questo avvocato di incerta fama si è subito cercato di costruire intorno in appena un anno di permanenza a Roma. Se anche gli fosse stato 'imposto' da Di Maio, Bonafede e Fraccaro, o da Beppe Grillo in persona, sarebbe ugualmente grave, perché i romani hanno eletto lei per governare la città, non per fare la bella addormentata che casca sempre dal pero.
Anche in assenza di qualunque responsabilità penale diretta, le sue dimissioni dovrebbero essere rassegnate per l'evidente e conclamata inadeguatezza a ricoprire il ruolo di sindaco della Capitale."
E' quanto dichiara il Senatore Marco Marsilio, Portavoce regionale del Lazio di Fratelli d'Italia.