(ASI) “L’emergenza in Italia resta l’Industria, cioè la produzione e la competitività del nostro sistema economico, non certo quello di gestire una “decrescita felice” che purtroppo con questi dati sarebbe letale”. È quanto dichiara il Senatore di Fratelli d'Italia Adolfo Urso a fronte dei dati allarmanti diffusi oggi dall’Istat sulla produzione industriale in aprile.
“Siamo ancora oltre 20 punti sotto rispetto ai livelli precedenti la crisi del 2008, l'Italia è ultima tra le grandi economie europee nella capacita di recupero, mentre si profilano altre pericolose minacce per il nostro sistema produttivo: dalle guerre commerciali in atto, alimentate dalla politica daziaria americana e dalla perduranti sanzioni nei confronti di nostri importanti partner, come Russia e Iran, al netto aumento del prezzo del petrolio e di conseguenze delle altre fonti energetiche, alla crisi di alcuni paesi emergenti che potrebbe avere ulteriori riflessi negativi sul nostro export”.
“Siamo - ha concluso Urso - in una situazione di forte criticità, il lascito dei governi delle sinistre si rivela pesantemente negativo, purtroppo non vi è nessun “tesoretto” da dilapidare, ma tanti problemi da affrontare con serietà e determinazione per dare fiducia e non ulteriori preoccupazioni al nostro sistema industriale. Il Contratto di programma ha bisogno di un nuovo capitolo “I” come Impresa, cioè industria, innovazione, infrastrutture. Una grande lettera “I” che ancora manca”.