(ASI) "Il metodo estremamente discutibile della chiusura dei piccoli tribunali solo perché privi dei requisiti "quantitativi" noi della UIL non l'accetteremo mai.
Utilizzarre ciò per cancellare efficienza, qualità e diritto dei cittadini di disporre di un'istituzione così importante qual'è il tribunale di Sulmona lo riteniamo assolutamente inaccettabile.
Ad affermarlo in una nota è Mauro Nardella segretario confederale UIL-
Chiudere il tribunale di Sulmona, malgrado abbia dimostrato seppur con una carenza d'organico del 36% di attestarsi al quinto posto nella classifica d'efficienza nelle statistiche del ministero, rappresenterebbe un grosso danno, oltre che una beffa, non solo per i lavoratori che si sono prestati unendo spirito di sacrificio ad abnegazione ma per l'intera comunità che lo accoglie.
-Sottolinea Nardella-
L'ottimo lavoro svolto dai dipendenti sotto l'egida del presidente del tribunale Giorgio Di Benedetto ed attraverso l'utilizzo delle tecnologie informatiche ha dimostrato che così facendo si risparmierebbe molto più che dando seguito alla logica distorta degli accorpamenti. E siamo solo all’inizio visto che molto di più si riuscirà a fare attraverso l'implementazione del progetto "Capograssi" e che siamo sicuri darà man forte alla telematizzazione del processo penale.
-Spiega il sindacalista della CST Adriatica Gran Sasso-
Ancora più irresponsabile rappresenterebbe il fatto se non si tenesse conto delle distanze visto che Sulmona con i suoi 112 km si ritrova al primo posto, tra le sedi che si vogliono sopprimere, dal tribunale accorpante.
Il tutto in barba a quanto espresso dalla Commissione europea per l'efficienza della giustizia che, invece, invita a tener conto del fatto che irragionevole sarebbe costringere il cittadino a fare un viaggio lungo e difficoltoso per comparire davanti un giudice.
-rincara Nardella-
Cosa dire poi della presenza di un carcere tra i più importanti d'Italia ed in procinto di divenire, con la realizzazione di un plesso capace di ospitare almeno 200 detenuti in più rispetto agli attuali 500, uno dei più rappresentativi d'Europa?
Attraverso il potenziamento del tribunale, con l'implementazione di una sezione distaccata del tribunale di sorveglianza e l'attuazione delle rogatorie giudiziarie, infatti, si riuscirebbe, con dati alla mano, a ridurre e di parecchio il cosidetto turismo giudiziario.
Il tutto a vantaggio sia degli aspetti economici che di sicurezza riguardanti il servizio di trasporto dei detenuti.
-Continua Nardella-
Tutto quanto sopra evidenziato ci auguriamo portino il neo ministro Alfonso Bonafede ed il Governo "Conte", così come tra l'altro annunciato nel loro programma, a rivedere le politiche di revisione della geografia giudiziaria contribuendo a mantenere non solo aperta l'attuale struttura ma addirittura potenziandola proprio in quelle parti attualmente mancanti e che abbisognano delle prima menzionate integrazioni. Stessa sorte chiediamo, ovviamente, venga riservata al tribunale di Avezzano magari utilizzando la proposta avanzata sia dal Presidente del Tribunale Giorgio di Benedetto che dal Procuratore Capo di Sulmona Giuseppe Bellelli confluita, in seno alla Commissione all’uopo predisposta dalla Regione, nel documento pro salvataggio tribunali minori abruzzesi.". Conclude la nota di Mauro Nardella segretario confederale UIL.