(ASI) “La burocrazia fa piu’ danni della grandine, “Stato di calamita’ o Calamità di Stato ?”, “Il clima cambia i ritardi restano” sono alcuni degli slogan scritti su striscioni e cartelli che gli agricoltori provenienti da tutta Italia hanno esposto davanti al Ministro delle Politiche Agricole per protestare contro le insolvenze dello Stato, debitore di mezzo miliardo per il mancato versamento dei contribuiti dovuti per le assicurazione contro le calamità nelle campagne.

La manifestazione è stata organizzata da Asnacodi (Associazione dei Consorzi di Difesa) con il sostegno di Coldiretti davanti al Ministero delle Politiche Agricole in via XX Settembre 20 a Roma, dove sono giunti agricoltori proveniente da tutte le Regioni; che denuncia il rischio di perdere per colpa della burocrazia centinaia di milioni di risorse comunitarie destinate a fronteggiare gli ingenti danni provocati dai cambiamenti climatici. Sono quasi centomila gli agricoltori che secondo la Coldiretti hanno stipulato polizze assicurative incentivati dallo Stato che ora non sta rispettando gli impegni. A rischio, oltre ai fondi comunitari, è un sistema di prevenzione all’avanguardia in Europa che andrebbe potenziato ed incentivato; gli interventi post calamità costano il quadruplo rispetto al sostegno alle polizze assicurative. Lo Stato è debitore nei confronti degli agricoltori di mezzo miliardo per il mancato versamento dei contribuiti per le assicurazione contro le calamità nelle campagne. Mentre ci si divide sull’Europa l’Italia rischia di perdere, senza un'azione straordinaria, centinaia di milioni di risorse comunitarie destinate ad un intervento strategico per l’agricoltura italiana, di fronte agli ingenti danni provocati dai cambiamenti climatici.

"I problemi dell’economia reale incombono con gli agricoltori che dopo mesi di attesa – sottolinea Asnacodi - devono ancora riscuotere più di 500 milioni dall’Agea controllata dal Ministero delle Politiche Agricole per gli anni 2015-2016-2017 per le polizze assicurative contro i danni causati dal maltempo. A questo si aggiunge lo spreco di soldi degli agricoltori che sono costretti a pagare decine di milioni di interessi passivi per anticipare i contributi attraverso i consorzi di difesa. Occorrono quindi - precisa Asnacodi -- subito misure straordinarie per allineare i pagamenti, poiché le inefficienze della macchina pubblica non possono ricadere sulle imprese. Gli agricoltori sono ostaggi umani della burocrazia con un insopportabile scaricabarile e ping pong istituzionale tra società fallite e gare infinite che rischiano di travolgere le imprese”, ha affermato il presidente di Asnacodi Albano Agabiti nel chiedere l’intervento del presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone.

 

 

 

La Coldiretti autorizza la libera e gratuita pubblicazione dell’immagine che raffigura un momento della manifestazione dell’Associazione dei consorzi di difesa, con il sostegno di Coldiretti, in corso di svolgimento davanti al Mipaaf, per protestare contro le insolvenze dello Stato sulle assicurazioni contro le calamità nelle campagne.

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