(ASI) "L’ennesimo stupro a Roma, ormai nella nostra citta’ sta diventando tutto intollerabile, Roma, la Capitale del Mondo non è più sicura.... La chiamano la città della non sicurezza....
L’ultimo in ordine di serie quello della donna violentata da un branco di bengalesi, nella notte di giovedi’. Stupri che ormai vengono perpetrati non solo ai margini delle periferie, sotto i ponti, nei parchi, nelle baraccopoli nelle case occupate abusivamente, nei locali chiusi da anni, ma anche in centro citta’ (considerato sicuro e presidiato!). L’associazione Donne per La Sicurezza Onlus, da sempre impegnata nella lotta contro la violenza sulle donne crede che ormai le parole non servano piu’, parole come mappare la citta’, installare telecamere (dove l’hanno fatto?) NON HANNO e non avranno nessun effetto, CHIEDIAMO invece che tutto il personale delle forze dell'ordine senza distinzione di divisa venga addestrato e impegnato nelle attività di controllo con disposizioni precise e operative, con mezzi adeguati e organizzazione seria. VOGLIAMO UNA CITTA’ SICURA.... E allora torna in auge quando nel 2009 organizzammo ronde rosa per difenderci dal pericolo di violenze sessuali e contro gli immigrati ubriachi. E all’imbrunire giravamo disarmate prima solo nel IX Municipio, nel quartiere Appio, dove era avvenuto lo stupro di San Valentino, poi in tutta Roma». Allora volevamo solo provocare uno Stato assente ed indifferente, OGGI diventa sopravvivenza e nulla ci tranquillizza, nemmeno ascoltare dall’Amministrazione che Roma «non è una città insicura» . Siamo pronte a scendere in strada, bloccare Roma, e siamo certe che tutte le donne, gli uomini di buonsenso, le associazioni antiviolenza si uniscano a noi". E’ quanto dichiara in una nota il Presidente dell’Associazione Donne per la Sicurezza Onlus, Barbara Cerusico.