(ASI) Milano - Silvio Berlusconi ha ottenuto dal tribunale di sorveglianza di Milano la "riabilitazione" che di fatto cancella tutti gli effetti della condanna subita nell'ambito del processo sui diritti Mediaset del 2013.
Sentenza storica in un momento delicato che aveva fatto scattare l'incandidabilità imposta dalla Legge Severino.
Il leader azzurro torna a tutti gli effetti candidabile e ha ad oggi il diritto di presentarsi alla Camera dei deputati o al Senato della Repubblica.
La Procura generale di Milano dovrà leggere le motivazioni dell'ordinanza con cui è stata concessa a Silvio Berlusconi la riabilitazione prima di decidere se fare opposizione o meno contro la decisione del Tribunale di Sorveglianza.
Il provvedimento, non è stato ancora trasmesso alla segreteria della Procura generale, dove dovrebbe arrivare lunedì. Ci sono 15 giorni di tempo per effettuare opposizione.
"Berlusconi che torna candidabile è una buona notizia per lui, e ne sono davvero felice, e soprattutto per la democrazia", dichiara il segretario della Lega, Matteo Salvini.
"Si conclude dopo cinque anni un calvario giudiziario, politico e umano che ha impedito al leader del centrodestra di essere in campo in prima persona", commenta Annamaria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato.
«La riabilitazione del presidente rende giustizia (tardiva) ad un leader politico e a milioni di elettori che hanno creduto in lui», ha dichiarato Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e consigliere politico di Berlusconi.
Dal centrosinistra Pierluigi Bersani dichiara "Berlusconi ha dato un contributo al Paese, non so se nel bene o nel male". Il segretario del Pd Maurizio Martina commenta: "In generale le sentenze si rispettano, per quel che ci riguarda la battaglia, la sfida con Berlusconi è sempre stata sul terreno politico".
Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia