(ASI) Una nota del Viminale descrive le problematiche analizzati oggi dal Ministro Maroni, in visita al festival dell'economia di Trento, circa il problema dell'immigrazione. Immigrazione irregolare, poca selezione nei Paesi d'origine, mancanza di un modello unico europeo: queste le principali tematichesollevate dal MInistro dell'Interno.
"Il veroproblema dell'immigrazione irregolare - ha spigato il Ministro- non è legato agli arrivi via mare perchè quello è visibile. Bisogna piuttosto concentrarsi su chi arriva in Europa in modo regolare e poi si trattiene in modo irregolare». E' un problema, quindi, che va affrontato, secondo Maroni, «Con i rimpatri o con le regolarizzazioni, togliendo per esempio il limite numerico che aumentando determina l'aumento del contrasto all'immigrazione illegale». Il sistema italiano a valle dell'ingresso regolare - ha proseguito il ministro - prevede una serie di strumenti che non ci sono nel resto dei Paesi europei. Ecco perchè il modello italiano è quello più vicino al modello unico europeo che dovrebbe essere raggiunto, perchè vista la forte autonomia che i 27 Paesi hanno mantenuto in tema di immigrazione, la Commissione Ue si trova in una situazione di debolezza. Ecco perchè da metà gennaio l'Europa è stata assente nell'affrontare l'emergenza che ha coinvolto il nostro Paese».
Sulla questione della scarsa selezione nei Paesi d'origine -continua la nota del Viminale- il ministro del'Interno ha invitato le imprese e le associazioni imprenditoriali ad utilizzare maggiormente questa opportunità che viene offerta dalla legge vigente sull'immigrazione Bossi-Fini.
Maroni si è soffermato anche sul fatto che "in Europa manca un modello unico sia per la regolamentazione sia per il contrasta all'immigrazione irregolare. Non esiste, però, una best practice che possa affrontare il problema. Quindi dobbiamo essere cauti a dire facciamo come la Francia o la Germania o peggio ancora come Usa e Canada, perchè questi ultimi due Paesi hanno il controllo sui propri confini che l'Italia non ha più avendo aderito agli accordi di Schengen». Il ministro ha ribadito che «quello dell'immigrazione è un tema complesso che va affrontato in maniera articolata perchè esistono diversi tipi di immigrati: regolari, irregolari, i cosiddetti economici e i rifugiati o richiedenti asilo».E prorpio sul tema dell'asilo Maroni ha ribadito che «Se non si crea un sistema comune unico, la creazione di un ufficio europeo di sostegno per l'asilo a Malta sarà inutile. L'Europa si sta muovendo con fatica e lentezza, ha proseguito, ma verso una direzione giusta, verso la questione della concessione dell'asilo. L'Italia sostiene il sistema comune di asilo, previsto nel programma sulla sicurezza europea di Stoccolma, che include interventi a livello comunitario e di condivisione degli Stati membri».
Sulla recente crisi del Nord Africa Maroni ha sottolineato che l'interesse dell'Italia e dell'Ue è che i "cervelli" restino nei propri Paesi perchè sottrarre risorse umane non è la strada giusta. «La priorità dell'Italia e dell'Europa - ha aggiunto Maroni - è favorire la permanenza dei cervelli lì, per innescare un processo di sviluppo economico, favorendo l'equilibrio di quei paesi».