(ASI) “La nomina di Angelino Alfano a segretario del Popolo della libertà costituisce una provocazione e un insulto a quanto hanno chiaramente detto milioni di italiani nelle ultime elezioni amministrative”.
Lo afferma in una nota il portavoce dell’Italia dei valori, Leoluca Orlando. “I risultati elettorali del 15 e 16 maggio e, ancor più quelli dei ballottaggi, non possono essere letti in chiave tradizionale. Gli elettori, infatti, hanno scelto in larga percentuale senza vincoli di partito o di coalizione, conferendo al risultato complessivo un significato etico culturale, oltre che politico. I risultati di questa tornata elettorale ci dicono, ad esempio, che gli elettori hanno premiato, per i governi locali, i candidati scelti da loro e non dai partiti, e hanno bocciato Berlusconi, nella sua Milano, considerando non conveniente essere confusi con lui e le sue volgarità. Un ruolo determinante l’ha avuta poi la mortificazione della legalità costituzionale e della unità del Paese da parte del Governo Berlusconi- Bossi. La nomina di Angelino Alfano è la conferma della recidiva di un gruppo di potere arrogante che difende un Governo incapace di risolvere i problemi degli italiani e divenuto esso stesso un gravissimo problema. E’ una provocazione ed un insulto, perché ordinata dal presidente del Consiglio, è la conferma della totale berlusconizzazione del PdL e del Governo ed è il monumento ad un regime che gli elettori potranno, appena finalmente si tornerà a votare, spazzar via, senza essere più ingannati da alibi e distrazioni interpretative”.