(ASI) - La decisione presa qualche mese fa dai rappresentanti degli Stati membri dell'Unione Europea sulla destinazione finale dell'Agenzia del farmaco per il post-Brexit, continua a suscitare polemiche.
Il recente ricorso proposto dal Comune di Milano per cercare di portare in Italia la futura sede dell'EMA, facendo leva sull'inadeguatezza della struttura olandese che dovrà ospirla, è stato bocciato.
Mercedes Bresso deputata S&D da Amsterdam, dove era in visita con la delegazione degli europarlamentari italiani della commissione Ambiente (Envi), sul caso EMA ha commentato: "È chiaro che quella sulla sede della prossima agenzia del farmaco è una procedura di codecisione e ad Amsterdam i lavori sono iniziati senza che la decisione sia stata formalmente presa. Non solo il Parlamento non ha deciso ma neppure il Consiglio che ha finora lavorato su base informale. Questa nel complesso è una presa in giro delle prerogative del Parlamento e una procedura decisionale opaca e caotica . Il mio suggerimento è che il Parlamento non ratifichi ma vada a un trilogo per discutere". Aggiunge inoltre: "c’è un grave rischio di conflitti tra poteri europei nell’assegnazione di Ema ad Amsterdam, visto che il parlamento non ha avuto modo di leggere tutti i documenti inerenti. Tutto questo mette in discussione la legittimità della scelta di Amsterdam, oltre ad essere una grave presa in giro delle prerogative del parlamento che ha il potere di codecisione”, conclude così la nota Mercedes Bresso europarlamentare dem e relatrice per il parere della Commissione Afco su Ema.
“Le autorità olandesi hanno risposto a tutte le nostre domande e hanno dato rassicurazioni sul rispetto dei tempi e dei costi presentati nell’offerta inziale, ma abbiamo ancora qualche perplessità sulla possibilità di realizzare in tempi così ridotti la sede definitiva ed evitare possibili ricorsi che possono ritardare la consegna della struttura e garantire la continuità operativa dell’Agenzia”, così Simona Bonafè eurodeputata dem della Commissione Envi del Parlamento europeo ha commentato gli incontri avuti oggi dagli europarlamentari con le autorità olandesi ad Amsterdam.
"La questione EMA è ancora aperta. Non dimentichiamo che la decisione sulla nuova sede è stata presa tramite una procedura priva di valore legale e dal profilo puramente politico, oltre che decisamente oscura e a dir poco bislacca se si pensa che si è conclusa con un sorteggio", così dichiarano Fabio Massimo Castaldo, vicepresidente del Parlamento europeo, e Marco Valli, eurodeputato M5S. "Sulla base di tale decisione - prosegue Castaldo - la proposta della Commissione indica Amsterdam come sede dell’Agenzia nel post-Brexit e il Parlamento europeo, nel pieno rispetto delle prerogative assegnategli dai Trattati ed agendo come colegislatore a tutti gli effetti, si esprimerà al fine di tutelare l’interesse di tutti i cittadini europei. Il Parlamento è l'unica istituzione direttamente eletta ed eserciterà appieno le sue funzioni, senza limitarsi ad un ruolo di ratifica, come verrà ribadito dalla Commissione Affari costituzionali, coinvolta per un parere in merito". Marco Valli poi aggiunge: "Al fine di poter esprimere un giudizio pienamente circostanziato, la Commissione Ambiente, responsabile della gestione del file, ha inviato oggi in missione ad Amsterdam una delegazione di deputati, tra cui il mio collega Piernicola Pedicini. Sulla base dell’analisi dei documenti inerenti la candidatura di Amsterdam e soprattutto dei risultati della missione il Parlamento valuterà con cognizione di causa se Amsterdam costituisca effettivamente la sede più adeguata per l’EMA".
“In questo momento siamo in visita alla nuova sede dell’EMA ad Amsterdam. Guardate le fotografie. Una ruspa, area vuota, macerie. Qui dovrebbe sorgere nel novembre 2019 la nuova sede, nel frattempo l’agenzia occuperà una sede provvisoria che non ha i requisiti richiesti (metà delle esigenze di spazio in termini di metratura e ha altre anomalie come la condivisione del parcheggio con nientemeno che un albergo). Garantire la continuità delle attività dell'agenzia era un requisito fondamentale per la valutazione delle proposte, e in tal senso Milano aveva una sede già pronta con una proposta eccellente, ma il governo italiano non è stato in grado di portare a casa il risultato”, così Piernicola Pedicini, eurodeputato M5S, in questo momento in visita con il Parlamento europeo in Olanda.
“Massimo sostegno a tutte le iniziative istituzionali che possano bloccare l’assegnazione, apparentemente addirittura truffaldina, dell’EMA ad Amsterdam e far prevalere i giusti diritti di Milano e dell’Italia. Ciò non toglie che, se solo avessimo avuto un decimo di questa grande mobilitazione da parte del governo nella fase di assegnazione, oggi forse staremmo festeggiando una grande opportunità per l’Italia. Ma il peso internazionale dell’Italia ai tempi del Partito Democratico è ai minimi storici. Il 4 marzo serve un governo di patrioti per riportare l’Italia al centro delle scelte europee.” E’ quanto dichiara Carlo Fidanza di Fratelli d’Italia.
“Con quale diritto l’ufficio giuridico del Consiglio Ue qualifica ‘grottesco’ il giudizio italiano sul sorteggio? Se questo sorteggio è ritenuto legittimo ed efficiente non si capisce perché il risultato si sia dimostrato così fallace tanto da attribuire a una città e a un edificio del tutto inadeguati una sede che doveva essere destinata solo a Milano. Che da Bruxelles poi, provino a insegnare il diritto proprio a noi fondatori della civiltà giuridica occidentale...ci fa sganasciare dalla risate”. Sono queste le parole del capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati Fabio Rampelli.
Fonte foto: Piernicola Pedicini, eurodeputato del Movimento 5 Stelle.