(ASI) Piemonte -  "Perché, con l'occasione della nuova legge regionale sulla caccia, non si possono creare alcune aree sperimentali, per la selezione degli animali che possono avere comportamenti dannosi per l'agricoltura, come le oasi ecologiche e le zone a parco?".

Lo chiedono Nadia Conticelli e Vittorio Barazzotto (PD). "Restano alcuni nodi irrisolti, in particolare il divieto di caccia la domenica e la tutela di tutte le tipiche specie alpine, ma finalmente il Piemonte torna ad avere una legge sulla caccia: è vergognoso che, per evitare il referendum, fosse stata abolita".

"Ancora oggi la delibera non é pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione. La caccia é stata riaperta lá dove gli animali si sono rifugiati". Roberto Piana, vicepresidente della Lega Anticaccia ha sintetizzato cosi l'amarezza per la riapertura anticipata della caccia in alcune zone dove era stata chiusa fino a fine novembre. Oggi le associazioni animaliste e ambientaliste si sono riunite per protesta davanti a Palazzo Lascaris. Le condizioni di grave siccità unitamente ai pesanti e diffusi roghi avrebbero richiesto di sospendere la caccia per tutta la stagione.

Non è l'unica proposta avanzata da Conticelli e Barazzotto: "Dal momento che l'assessore ha deciso di sospendere la caccia fino al 30 novembre - proseguono i due consiglieri regionali - e visto che mancherebbero solo tre settimane alla fine dell'anno, non sarebbe stato meglio prorogare il termine fino alla fine del 2017? Il rapporto dell'Ispra aveva evidenziato lo stato di stress in cui si trovano gli animali, non solo perché le falde sono più basse e quindi manca l'acqua, ma anche perché le piante che mangiano hanno meno linfa, meno liquidi. Quindi non solo le zone colpite dagli incendi, ma anche quelle interessate dalla siccità sarebbero da tutelare".

I due consiglieri continuano a chiedere quindi una maggiore tutela del patrimonio avifaunistico: "Non possiamo stare al ricatto delle associazioni dei cacciatori - concludono Conticelli e Barazzotto - la tutela dell'avifauna piemontese è un nostro compito istituzionale, previsto dalla Costituzione. Per questo siamo favorevoli al divieto di caccia alla domenica, a inserire Coturnice e Gallo Forcello tra le specie protette e a sperimentare la selezione attraverso metodi ecologici. É una questione di civiltà".

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