(ASI) Così leggiamo nello Zibaldone di Leopardi: “Quando tutto il mondo fu cittadino Romano, Roma non ebbe più cittadini; e quando cittadino Romano fu lo stesso che cosmopolita, non si amò né Roma né il mondo”.
Il poeta marchigiano anticipava già allora le logiche dello ius soli come principio della distruzione della cittadinanza. Distruzione della cittadinanza e distruzione della famiglia sono al centro della politica della sinistra e devono essere lette secondo un’ottica più vasta che è la volontà di distruggere il nucleo economico dell’Italia (la famiglia e i suoi valori e le sue tradizioni) e con essa la cittadinanza, questo quanto afferma Tiboni Candidato Premier del MIC. Se tutto è, indistintamente cittadinanza, nulla lo è più concretamente: quanti più diritti si estendono ai non-cittadini, tanto più la categoria di cittadinanza smarrisce il suo valore e si dissolve. Le Associazioni “Pro-family hanno evidenza come tutte le politiche attuate dall’attuale governo di sinistra per “distruggere la famiglia” (dibattito sulle leggi a favore degli omosessuali, adozione di minori da parte di coppie omosessuali; matrimoni fra omosessuali, legge sullo JUS SOLI, si inquadrano in un contesto più ampio di volontà di indebolire e quindi di distruggere il sistema Italia, partendo dal suo nucleo centrale, la Famiglia. ITALIA NEL CUORE dice no allo Ius Soli e allo Jus culturae, e ritiene lo sciopero della fame indetto dalle forse di sinistra offensivo e vergognoso VERSO gli italiani che non hanno lavoro, che stanno perdendo lavoro, e che vanno alle CARITAS per mangiare. Alle mense Caritas gli italiani sono il 40 per cento del totale, circa 50mila persone che mangiano li con regolarità. C’è l’impiegato che ha perso il lavoro, l’imprenditore con l’azienda fallita, il ragioniere e l’avvocato, la pensionata, l’operaio licenziato e l’esodato. Alle mense italiane della Caritas ci sono sempre più italiani e non solo senzatetto, clochard e sbandati. L’esercito dei nuovi poveri è quello della gente comune, delle persone qualunque, uomini e donne della porta accanto, padri e madri, lavoratori e lavoratrici senza più lavoro, stroncati dalla crisi e dal precariato, finiti sul baratro da un giorno all’altro. Gli italiani covano dentro tanta rabbia, contro il mondo del lavoro e contro la politica: Gli Italiani hanno smesso di credere nei politici; non votano da vent’anni. Si sentono abbandonati, non vedono tra i politici qualcuno che sia concretamente dalla parte degli ultimi. Ma vi sono tanti italiani che non smettono di credere in un futuro migliore. Tenaci e non arrendevoli ed ITALIA NEL CUORE è dalla parte degli Italiani dimenticati, che hanno contribuito con i loro sacrifici a rendere l’Italia un paese meraviglioso che questa classe politica scellerata ha miseramente distrutto. ITALIA NEL CUORE ha a cuore SOLO il bene dell’Italia e degli Italiani per i quali intende operare una svolta nella politica attuale, che è attenta invece solo agli stranieri, bacino di voti e fonte per lucrare e ingrassare le casse delle cooperative falsamente assistenzialistiche. (Quanto scrive il leader di Italia nel Cuore Tiboni).