(ASI) "Impressionante che il riciclaggio in Italia pesi per oltre il 10% del PIL": così ha commentato l'eurodeputato dell'Italia dei Valori, Niccolò Rinaldi, il dato fornito dalla recente pubblicazione della Banca d'Italia.
"Questo dato - continua - conta esattamente il doppio della soglia stimata dal Fondo Monetario internazionale come media mondiale". "Nel 2009 il nostro riciclaggio è cresciuto del 44%, nel 2010 addirittura del 77%. Questa crescita esponenziale - afferma - ha un nome e un cognome ed è lo "Scudo fiscale", promosso dal governo nel rimpatrio di capitali di origine illecita senza peraltro reali benefici per le casse dello Stato. Questo provvedimento - ricorda Rinaldi - garantisce l'anonimato ed è in aperta violazione anche delle norme europee anti-riciclaggio, e la rivelazione della Banca d'Italia, che non mancheremo di segnalare a Bruxelles, è una sconcertante conferma di quanto sosteniamo da tempo". "Sarà dunque bene che Bruxelles, già intervenuta sul recupero del'IVA dello Scudo fiscale, obblighi le autorità italiane ad abolire l'anonimato in modo da mettere un freno a questa voragine di denaro sporco che circola nel nostro paese e dunque in Europa, alterando - conclude l'esponente Idv - norme elementari di concorrenza e prosperità dell'economia".