(ASI) “I dati quando sono positivi non possono che essere confortanti” ma “non è questo il momento di gioire ma è quello delle scelte”. E’ quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, in merito ai dati sulla produzione industriale a marzo diffusi oggi dall’Istat.
Dati che, precisa il sindacalista, “sono il frutto di una crescita molto lenta e non in grado di compensare la situazione ancora negativa caratterizzata dalla crisi economica. Anche perché - aggiunge - se ci si affida, di mese in mese, solo all’andamento spontaneo dei mercati e si lasciano le imprese da sole a competere senza politiche economiche adeguate e politiche industriali di sostegno alla domanda e all’offerta saranno molte quelle che non ce la faranno. Con la conseguenza che si acuirà il divario tra il paese povero e quello ricco”.
Infatti, osserva Scudiere, “gli stessi dati sulla cassa integrazione, che registra un incremento preoccupante di quella in deroga, e la crescita tendenziale della disoccupazione sono lì a dimostrare che non è il momento di gioire ma è quello delle scelte”. Infine per il segretario confederale “è un peccato che l’assise di Confindustria di Bergamo sembra essersi più rivolta contro la Cgil e contro la Magistrature piuttosto che - conclude Scudiere - sollecitare il governo alle sue responsabilità com’era apparso nei giorni scorsi”.