(ASI) Roma - «A tre anni dallo Sblocca Italia possiamo affermare che sui fondi per il dissesto idrogeologico siamo ancora nel campo della “annuncite”.
Il ministero smentisce la stessa struttura governativa, Italia sicura, che da tre anni lancia numeri a caso»: è la denuncia della deputata M5S in Commissione Ambiente Federica Daga che oggi ha discusso un question time sul tema in Aula con il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.
«Gli abbiamo chiesto conto delle revoche dei fondi per interventi assegnati per opere contro il il dissesto e se fossero stati assegnati ad altri interventi», spiega la Daga.
A maggio Italia sicura aveva annunciato (e lo ha pubblicato sul proprio sito) che da queste revoche sarebbero stati recuperati ben 2,2 miliardi di euro.
Ecco cosa c’è scritto sul sito di Italiasicura.it: “La struttura di missione ha svolto una azione di recupero dei fondi stanziati contro il dissesto idrogeologico e non spesi negli anni 2000-2014, si tratta di un "tesoretto" da 2.2 miliardi oggi trasformati quasi tutti in cantieri”.
«Ebbene oggi il ministro ha confermato che la montagna ha partorito il topolino: 55 interventi di revoca sono stati interrotti perché entro il 30 settembre 2014 hanno pubblicato i bandi di gara, che quindi non sono ancora cantieri effettivi, altri 99 non revocati per pareri contrari delle autorità di bacino, insomma le revoche effettive sono solo 15 per meno di 7 milioni di euro. Ma non dovevano essere 2,2 miliardi? Proviamo imbarazzo per loro».
«Con la crisi idrica in corso e il forte rischio di bombe d’acqua, come si sono già verificate al centro nord, siamo già in emergenza. E la risposta del ministero è sinceramente preoccupante», conclude la Daga.