(ASI) “Prima di parlare doverebbe sapere cos'è un campione statisticamente rappresentativo” perché “l'andamento dello sciopero non si spiega col 'mondo' di Bombassei”. E' il segretario confederale della Cgil, responsabile d'organizzazione, Enrico Panini, a replicare, tramite un comunicato diffuso ieri, alle parole del vice presidente di Confindustria, Alberto Bombassei, che commentando lo sciopero generale del sindacato ha avvertito di 'non credere mai ai dati della Cgil'.
Il campione fatto di oltre 900 aziende, costituto per monitorare l'andamento dello sciopero, spiega il dirigente sindacale, “è realisticamente attendibile di quelli che sono i rapporti tra i diversi luoghi di lavoro, siano essi settori produttivi, servizi e nel pubblico impiego. Un campione estremamente equilibrato e costitutito da aziende nelle quali possiamo vantare un'alta percentuale di iscritti, e nel quale quindi possiamo presumere che lo sciopero possa essere andato bene, e da altrettante aziende con una nostra bassa o nulla rappresentanza, dove ci risulta lo sciopero sia andato ben oltre le nostre aspettative”.
Le proiezioni, quindi, precisa Panini, “alle quali ci siamo affidati sono assolutamente attendibili e, di certo, una valutazione sull'andamento dello sciopero e delle manifestazioni di certo non va fatta attraverso il mondo e gli occhi di Bombassei. Bastava essere nelle piazze e guardare le oltre 130 manifestazioni che hanno animanto la giornata di ieri per rendersi conto del grande successo del nostro sciopero generale. Rendersi conto, cioè, - conclude - della straordinaria partecipazione ad una mobilitazione che ha dato voce ad una larga parte del paese che non ce la fa più e pretende una svolta e risposte urgenti per un necessario cambiamento”.
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