(ASI) Roma – “Il Ministro delle Politiche Agricole, Martina, si svegli dal letargo e si ricordi di emanare i decreti attuativi sul Testo Unico del vino (legge n. 238 del 12 dicembre 2016) già approvato dal Parlamento in modo da rendere operative le misure utili al comparto e non arrecare disagi e ritardi ai produttori della filiera. Anche in vista di Vinitaly (9-12 aprile) sarebbe il caso di dare un segnale forte al settore anziché ridursi ai soliti spot e passerelle”.
È il commento dei deputati del M5S della Commissione Agricoltura a margine delle audizioni dei rappresentanti di categoria sul Testo Unico del Vino. “Molti sono ancora i nodi da sciogliere proprio in riferimento ai decreti mancanti: dalla semplificazione degli oneri burocratici al perfezionamento dei registri telematici su cui i principali problemi ad oggi ricadono sui piccoli produttori. Per queste ragioni – dichiarano i deputati 5stelle Silvia Benedetti e Paolo Parentela - è opportuno che il Ministero delle Politiche Agricole accolga al più presto i rappresentanti della filiera per ascoltare le loro ragioni alla vigilia del nuovo Vinitaly e della nuova campagna vitivinicola”. “Altro problema segnalato oggi in audizione dalle associazioni è il caso dell’Ocm Vino, i fondi Ue per la promozione ancora bloccati. Sulla mancata assegnazione delle risorse comunitarie a sostegno di uno dei prodotti simboli del Made in Italy siamo già intervenuti da tempo con diversi atti parlamentari su cui ancora non abbiamo registrato un intervento risolutivo da parte del ministro Martina. Un immobilismo che rischia di rendere sempre più incolmabile il gap tra gli imprenditori italiani e quelli di altri Paesi europei che nel frattempo hanno già avviato la promozione del proprio vino”.