(ASI) Il no che il Governo italiano si prepara ad esprimere in sede di Comitato d'Appello europeo sulle autorizzazioni agli Organismi geneticamente modificati risponde a quanto chiedono quasi 8 cittadini su 10 (76 per cento) che si oppongono oggi al biotech nei campi. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla posizione comune di contrarieta' concordata tra i ministri della Salute Beatrice Lorenzin, delle Politiche agricole Maurizio Martina e dell'Ambiente Gian Luca Galletti nel voto sulle autorizzazioni agli Ogm in sede di Comitato d'Appello europeo il 27 marzo prossimo.
“Per l’Italia gli organismi geneticamente modificati in agricoltura non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico del Made in Italy” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. L’agricoltura italiana - prosegue la Coldiretti - è diventata la piu’ green d’Europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop/Igp che salvaguardano tradizione e biodiversità, la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, la più vasta rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero che non devono percorrere lunghe distanza con mezzi di trasporto inquinanti, ma anche con la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e con la decisione - conclude la Coldiretti - di non coltivare organismi geneticamente modificati, come avviene peraltro in 23 Paesi sui 28 dell’Unione Europea.