(ASI) Un evento molto atteso, nel suo genere. Un’occasione per misurarsi con la paura di cambiare e trovare soluzioni concrete per superarla. Un seminario serale, dalle 20 alle 24, a Perugia, il 4 maggio, al centro Congressi Hotel Giò, nell’ambito di un tour nelle principali città italiane, con una degli esponenti più autorevoli nel campo della formazione comportamentale motivazionale e manageriale, Roberto Re.
“Come vincere la sfida del cambiamento e raggiungere i propri obiettivi”, il titolo accattivante. Cambiare, in tutti i campi della vita, significa mettersi in discussione, allontanarsi dalle certezze rassicuranti e comode, per andare verso ciò che non si conosce. Questo crea paura e ansie, che ci paralizzano e non ci fanno sperimentare il nuovo. Ecco, dunque, l’esigenza per chiunque di sapersi gestire meglio nelle fasi di mutamento, e riuscire ad affrontare le novità in modo più facile e fruttuoso, facendo in modo che la novità porti un progresso, un miglioramento nelle capacità dell’individuo. Fedele all’approccio concreto di Re, la locandina del workshop informa che durante la serata si apprenderà come vincere le paure che impediscono di raggiungere i risultati ed eliminare le credenze depotenzianti; come superare le resistenze al cambiamento e fissare obiettivi raggiungibili e ambiziosi; gestire gli stati d’animo e rafforzare la motivazione e fiducia in sé. Il tutto perché “ciò che nel mondo non migliora e non si evolve, è destinato a scomparire”. L’iscrizione costa 30 euro ed è comprensiva di un libro di Re, a scelta tra “Leader di te stesso” o “Smetti di incasinarti”. La serata, come tutte quelle condotte da Re, non è un seminario teorico-accademico da mettere da parte per chissà quando, ma un cimento concreto, sul campo, per imparare provando da subito. Infatti, ogni partecipante avrà diritto ad una sessione di personal coaching, seguito da un coach della HRD, la società di Re per la formazione manageriale e comportamentale. In sostanza, chi partecipa potrà fruire gratis di un aiuto personalizzato con un coach che aiuterà la persona a farsi consapevole dei propri punti di forza e delle aree di possibile miglioramento, nonché ad identificare i risultati che l’individuo desidera nella tua vita. Alla fine della sessione ognuno avrà in mano un piano d’azione per raggiungere più facilmente i propri traguardi personali e professionali.
Re è il comunicatore italiano più conosciuto, ed uno dei principali in assoluto (suo maestro, mentore e modello è Anthony Robbins, la massima autorità mondiale in materia) nel campo della formazione legata alle cosiddette “filosofie motivazionali”. Si tratta di un insieme di studi e tecniche multidisciplinari che mirano a “liberare” e valorizzare le capacità e le risorse dell’individuo in tutti i suoi aspetti, personali e intersoggettivi, situazioni e campi d’azione (professionali, sociali, di relazione, etc.). L’origine di questi studi si fa risalire alla cosiddetta Programmazione Neurolinguistica (PNL), una branca della psicologia e psicoterapia fondata da due studiosi americani, Richard Bandler e John Grinder. L’idea di fondo è che ciascun individuo ha in sé le risorse per affrontare con equilibrio e successo le prove della vita e deve poterle esprimere e metterle a frutto per raggiungere i propri obiettivi di crescita. I corsi di Re servono ad insegnare a chiunque tecniche concrete (per esempio di respirazione, di linguaggio, di relazione interpersonale) ed approcci (mentali e psicologici) attraverso cui l’individuo si automotiva alla crescita, raggiunge l’autostima e libera le energie positive e costruttive che ha in sé. Attorno a Re, un nutrito stuolo di collaboratori che nella sua azienda svolgono mansioni diverse, secondo un organigramma e funzionigramma pensati per rispondere alle più diversificate esigenze. Infatti, le aree di competenza di HRD sono numerose e i suoi programmi formativi sono organizzati per soddisfare ogni tipo di esigenza e di richiesta nel campo della crescita individuale. Ci sono centri FLY (così si chiamano i gruppi che lavorano attorno a Re) in molte città italiane, tra cui Perugia. Si iscrivono ai corsi di Re persone di ogni estrazione, la casalinga come il manager, l’intellettuale come il manovale. Tutti alla ricerca della parola-chiave o della risposta che ridia fiducia in sé e trasformi il momento difficile in occasione di cambiamento in meglio della vita. O che, semplicemente, vogliono provare a sé e agli altri le proprie qualità e capacità, per vivere più consapevoli e felici. Sta di fatto che le serate di Re fanno registrate sempre il tutto esaurito e un indice di gradimento “bulgaro”. Tutti affascinati da questo quarantenne che insegna tecniche, fornisce strumenti e dà informazioni che, concretamente applicate alle situazioni della vita, aiutano a creder in sé, a crescere, a migliorarsi. Re non si definisce uno psicologo, ma essenzialmente un allenatore della mente. Il “mental coaching” è una pratica che allena appunto ad applicarsi e ad apprendere secondo la filosofia delle “3 E” di Robbins: - Education - le persone vengono formate facendo in modo che si divertano (Entertainement) cioè che imparino con gioia, facendo perciò emergere il lato più creativo e vitale di ciascuno, associando all’apprendimento emozioni positive ed eliminando il concetto di fatica e noia che spesso si associa alla parola “imparare”. Ciò consente di esprimere al massimo grado, da subito e costantemente nel tempo, il proprio potenziale (Empowerment). Il coinvolgimento emotivo è alla base dell’apprendimento, del ricordo e della motivazione ad applicare, nel tempo e nel concreto, quanto imparato. Per questo, HRD inserisce spesso, nei suoi stages formativi, delle “prove speciali” che permettono di sperimentare emozionalmente e, quindi, profondamente, le tecniche e le strategie apprese durante i seminari e di “moltiplicare” il coinvolgimento dei partecipanti. Grazie all’approccio concreto, “emozionale” e ludico, ogni partecipante, attraverso simulazioni di giochi di ruolo o di squadra, può sperimentare situazioni comunicative pratiche, interagendo positivamente con gli altri. “Questo - ci dice Flavia, impiegata di Perugia, una delle più attive del F.L.Y. di Perugia- fa si che nessuno è mai solo spettatore, ma partecipa attivamente e così, quello che per gli enti di formazione tradizionali è un punto di debolezza, cioè l’alto numero dei partecipanti, di solito centinaia, diventa un punto di forza ed un moltiplicatore delle energie di gruppo”.
Di fronte a tanto entusiasmo, c’è chi non esita a definire il tutto come “la solita americanata di gruppo” dove la suggestione della parola imbonisce e ipnotizza. Comunque, il discorso funziona, se è vero che individui di tutte le provenienze, sportivi sulla cresta dell’onda, e molte delle maggiori aziende di ogni settore produttivo si rivolgono a Re e ad i suoi collaboratori per formare il proprio personale non solo su argomenti specifici di un’azienda commerciale come comunicazione e vendita, ma anche su “Motivazione ed auto motivazione”, ” Salute vitalità e benessere”, “Fare squadra” “Metodologie di apprendimento intensive”, Gestione e creazione dei rapporti interpersonali e gruppi di successo”, “Tecniche oratorie”, “Gestione di tempo e finanze”. Insomma, l’individuo in tutti i suoi aspetti, da far crescere, da aiutare a tirar fuori da sé il meglio che ha. Sembra una missione filosofico-umanitaria, ma Re e i suoi, molto meno solennemente, eppure con una serietà che è diventata aziendalistica, ne fanno una proposta per migliorare la vita di tutti e di ciascuno. In tempi senza molti punti di riferimento, già è più di qualcosa.